A tre giorni dal superamento del sifone dell’Inghiottitoio di Pian di Varla Carla, un altro sifone cede il passo dinnanzi alla tenacia di Luca Pedrali.

L’Inghiottitoio di Vallivona (cp 663 comune di Sanza, versante SW del Monte Cervati) terminava a quota 1059 m. s.l.m., dopo 980 m. di sviluppo planimetrico, a 134 m. di profondità con un ampio lago sifone (circa 10 m. di diametro) e nessuna possibilità di prosecuzione aerea.
Sabato 4 giugno, il primo tentativo di immersione è stato rimandato quando, giunti al fondo della forra che percorre per circa 2/3 la grotta, si è constata la rottura della sacca contenente gli indumenti che Luca avrebbe dovuto indossare sotto la muta stagna. Si decide quindi di uscire e si rimanda l’immersione a Domenica 5 Giugno.
Tutto daccapo. Indossate le mute già bagnate e ripercorsa la fredda forra, Luca s’immerge nelle acque limpide del sifone. Sceso di 9,5 m., un imponente deposito ghiaioso sembra occludergli la via lungo tutto il perimetro lasciandogli intravvedere solo una piccola fessura sub orizzontale che potrebbe condurlo oltre. Pedrali inizia quindi a scavarsi un varco tra il deposito ghiaioso ed il soffitto roccioso e prosegue in questo modo nonostante la visibilità risenta dello scavo e l’acqua tenda ad intorbidirsi. La via lo porta a risalire per 5 metri e Luca prosegue nell’angusto spazio per 70 metri in un continuo saliscendi.
Quando finalmente il sifone termina, gli ambienti che gli si presentano hanno dimensioni davvero maestose.
Luca procede con l’esplorazione aerea per 500 metri lungo una forra caratterizzata da un susseguirsi di piccoli salti e, giunto al termine del tempo a sua disposizione, la galleria continua ancora inesorabile ed immensa.
Il team:
sabato 04 giugno: Luca Pedrali (AIRES/GSAVD), Mauro Regolini (AIRES/GSAVD/Gruppo Grotte Rovereto), Vito Buongiorno (AIRES/GSAVD/ GS

Marchigiano), Pino Paladino (AIRES/GSAVD), Rubens Fuentes (AIRES/GSAVD), Benedetta Ciaccio (AIRES), Francesco De Robertis (AIRES/GSAVD) e Franco Lorusso (GEOS);
domenica 05 giugno: Luca Pedrali, Mauro Regolini, Vito Buongiorno e Rubens Fuentes.

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