La Grotta di Cocceio, nei Campi Flegrei, in Campania, è un tunnel di epoca romana che connette l’area di Cuma col Lago di Averno.
La Soprintendenza l’ha recentemente restaurata e resa agibile, tanto che la stampa locale ha annunciato una sua prossima apertura al pubblico. L’iniziativa è stata tuttavia aspramente criticata dal mondo scientifico a causa della presenza di un’importante colonia di pipistrelli, messi a rischio prima dai lavori di stabilizzazione, ora dalla prospettiva della fruizione turistica. Una petizione in difesa dei pipistrelli di Cocceio sta, in queste ore, ricevendo appoggi da tutto il mondo.
Su Repubblica un’intervista al professor Russo, esperto di chirotteri, fa luce sul problema della tutela di questi straordinari animali.
Prima dei lavori fu fatto un monitoraggio commissionato dalla Soprintendenza per scongiurare il rischio di distruzione della colonia presente, costituita da oltre 400 esemplari appartenent9i a 5 specie diverse.
Già i lavori di restauro sono stati eseguiti in una fase critica della vita dei pipistrelli, in estate, quindi quando questi mammiferi si riproducono.
L’apertura al turismo potrebbe costituire il colpo di grazia per la colonia di pipistrelli, se non effettuata secondo criteri di tutela e salvaguardia, con visite turistiche da svolgersi solo in determinati periodi dell’anno, con piccoli gruppi di persone, senza luci, con una presenza limitata nel tempo e discreta.

Su Repubblica l’articolo completo:
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/02/14/news/pipistrelli_grotta_napoli-188861440/

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