Proprio ieri sera mio nipote se ne usciva con la convinzione che i pipistrelli fossero ciechi. Ed oggi tramite il GIRC, riprendendo un articolo postato da Tutela Fauna , mi arriva questa segnalazione di come in Gran Bretagna si stiano muovendo nel sensibilizzare la popolazione contro il sempre maggiore inquinamento luminoso che disturba anche i Chirotteri.
I pipistrelli infatti ci vedono benissimo e la loro predisposizione alla caccia notturna, momento di massima concentrazione di insetti, è fortemente disturbato dalle illuminazioni degli edifici, monumenti, insegne pubblicitarie che impedisce loro una buona valutazione dell’area di caccia. Alcuni ricercatori hanno infatti stimato che l’inquinamento luminoso sia aumentato del 25% durante la notte con uno spreco economico per gli uomini ma un disastro per gli animali notturni. I pipistrelli anglosassoni sono tutti in forte declino con dati che confermerebbero il rapporto di incidenza a seconda del livello notturno di illuminazione e la creatura più minacciata è il Pipistrello Nano (di soli 4 centimetri). Alcuni gruppi stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica: il Thames Landscape Strategy sta cercando di ridurre l’illuminazione in aree strategiche per la sopravvivenza dei pipistrelli e sta preparando linee guida che limitino l’illuminazione di edifici pubblici, negozi e palazzi. Anche l’Institute of Lighting Engineers sta preparando line guida per rendere gli edifici del futuro più “pipistrello-compatibili”, ad esempio evitando che le luci siano dirette verso i luoghi di nidificazione e foraggiamento. I dati sono supportatti dalle valutazioni del Campaign for Dark Skies che spiega di come molta dell’illuminazione vada dispersa nel cielo con dispendio anche di denaro pubblico. La Gran Bretagna comunque si sta già da tempo dimostrando particolarmente sensibile verso questo tipo di inquinamento in quanto, sulla base della Clean Neighbourhoods and Environment Act, viene sanzionato chi ha sul proprio patio una luce troppo forte.
Speriamo che sensibilità di questo genere si possano prima o poi riscontrare anche in Italia…. segnalatecele per favore ne daremo ampia risonanza.
La notizia è corredata da un approfondimento in inglese

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