Verso un altro fondo
di Pino Antonini Astigo e Sandro Mariani

Finalmente, a 18 anni dal nostro primo tentativo, il 9 settembre 2017 una folta squadra di speleologi delle Marche (Ancona ,Fabriano e Genga), è riuscita a scendere le verticali finali di pozzo della Neve raggiungendo il fondo di -1.048 esplorato dagli speleologi Romani negli anni 1988 (Bernabei, Topani, Bonucci e Diana) e 1992 (S.Re e Turrini con gli Ungheresi)
E’ stata ricontrollata la risalita effettuata da Simone Re e Paolo Turrini al di sopra del sifone terminale, constatando che si tratta di un arrivo apparentemente poco interessante.
Al contrario, il sifone terminale, al di là del quale si può avvertire chiaramente il rumore di acqua in movimento, ha richiamato subito l’attenzione.
Tuttavia, nel corso della punta non avevamo previsto di portare il necessario per affrontare un’immersione in apnea; quindi siamo tornati in superficie con un grosso punto interrogativo.
Sabato 23 settembre, grazie ad un estate siccitosa che si è prolungata ben oltre le migliori aspettative, abbiamo ritentato una discesa al fondo, attrezzati per superare il sifone in apnea.
Partiti in 5 (Ancona Fabriano e Chieti), uno di noi ha dovuto desistere prima dell’ingresso per la rottura della coppa dell’olio.
In quatto abbiamo varcato di nuovo la galleria vuota del sifone storico a -110.
In fondo, davanti al sifone terminale, ci siamo attrezzati in due, superandolo senza particolari difficoltà.
Al di là abbiamo esplorato circa 300 mt di nuovi sviluppi, tra gallerie, diaclasi e pozzi ,fermandoci senza corde alla partenza di un pozzo stimato 25 mt.
L’altimetro dice che abbiamo raggiunto la profondità di -1.080 mt, quota da verificare ovviamente con un rilievo strumentale.
Dopo molti anni si riaprono le prospettive per un nuovo fondo che , speriamo , non mancherà di riservare belle sorprese.
Un ringraziamento ai forti esploratori Romani che ci hanno preceduto.

Il video dell’esplorazione

Pino Antonini (GSM Ancona) e Sandro Mariani (GSF CAI Fabriano)

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