L’epigrafista Giuseppe Piras e lo speleologo Pierpaolo Dore, hanno rinvenuto i resti di un tratto ancora sconosciuto dell’acquedotto della colonia romana di Turris Libisonis.

Durante i sopralluoghi per la seconda edizione di ArcheoBioTrek, alcuni soci delle associazioni Etnos e Atena Trekking e del Gruppo Speleo Ambientale Sassari sono andati a controllare il sito di Punta di Lu Cappottu, rinvenendo i resti di un acquedotto di 105 metri di lunghezza con larghezza del condotto di 55 centimentri e altezza variabile tra 1,00 e 1,40 metri.

“Alla luce dei rilievi eseguiti – dice Giuseppe Piras –, possiamo affermare che il tracciato finora emerso di questo nuovo tratto dell’acquedotto consti di un pozzo ispettivo a canna quadrangolare con risega e pedarole ricavate nella roccia mentre il canale è stato scavato nel banco di roccia calcarea.
Il tipo di lavorazione e la sezione del canale è riscontrabile in alcuni punti del tracciato dell’acquedotto che venne scoperto nel 1988 a Serra Li Pozzi”.

“Nella parte terminale – prosegue Piras – la superficie presenta l’impiego di tufelli in calcare come nel tratto elevato che ancora rimane nel Quartiere Satellite. Questa porzione di acquedotto ora passerà al vaglio dell’indagine della Soprintendenza Archeologica conclude Piras – ma già da ora possiamo affermare che si tratta di una scoperta importante perché ci consente di apportare delle modifiche rispetto al tracciato dell’acquedotto di Turris Libisonis ipotizzato fino ad oggi”.

Per leggere la notizia completa:
http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2013/05/14/NZ_28_02.html?ref=search

Per chi volesse invece approfondire le notizie sulla’acquedotto romano:
“L’acquedotto romano della colonia di Turris Libisonis” a cura di Maria Chiara Satta, Piedimonte Matese (2000)
http://www.archeossnu.beniculturali.it/index.php?it/95/pubblicazioni/63/lacquedotto-romano-della-colonia-di-turris-libisonis

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