Primi risultati del campo speleo del “Progetto Grande Poiz”: martedì 13 agosto 2019 vengono collegati i due grandi sistemi del monte Canin (Friuli Venezia Giulia), il Foran del Muss e il Col delle Erbe.

Gli speleologi festeggiano il risultato ottenuto davanti alla Casera Goriuda

Primi risultati del campo speleo del “Progetto Grande Poiz”: martedì 13 agosto 2019 vengono collegati i due grandi sistemi del monte Canin (Friuli Venezia Giulia), il Foran del Muss e il Col delle Erbe.
Si è così creato un unico grande complesso che secondo gli organizzatori del progetto sarebbe circa 100 km di sviluppo spaziale e 1.118 m di dislivello con circa 60 ingressi.
Si è avverato il sogno di tanti speleologi che, dal luglio 1963, si alternano in esplorazioni, ricerche e rilievi.

I partecipanti del “Progetto Grande Poiz” investigavano la zona alla ricerca della continuazione delle condotte fossili verso ovest del sistema carsico.
Il campo 2019 ha avuto inizio sabato 10 agosto e martedì è stata effettuata la giunzione tra il sistema Clemente, collegato con il Foran del Muss nel campo precedente, e il sistema Rotule spezzate nel quale era stato effettuato un grosso lavoro di scavo a opera della Commissione Grotte “Eugenio Boegan” di Trieste.
La giunzione dà ora la possibilità di accedere alle zone esplorative più remote del Sistema Clemente in tempi molto più rapidi.
Il “Progetto Grande Poiz” è nato nel 2012 e ha visto la partecipazione di numerose persone di diversi gruppi della regione Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
Le 3 / 4 squadre che giornalmente si alternano stanno continuando le esplorazioni e mettendo in sicurezza il passaggio della giunzione che risulta franoso e quindi pericoloso.
Maggiori dettagli e resoconti verranno forniti al rientro dal campo.

L'ingresso di Rotule Spezzate

Fonte:
I componenti del “Progetto Grande Poiz”

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