Si è concluso positivamente il “ponte” della Befana nelle profondità dell’Abisso Bueno Fonteno (Bg).

Il vario programma esplorativo aveva in previsione una nuova immersione di Luca Pedrali  nel Sifone Smeraldo (-451 m), e la prosecuzione di una risalita nell’imponente forra di Carrigo, che dal fondo risale per 150 metri di dislivello ed é ferma sotto un enorme camino dal giusto nome, Vedonero, stimato dopo circa 60 metri di artificiale, ulteriori 100 metri di nero…

In tredici speleo, con alloggio all’ormai mitico Campo Base di -420, tra cui il supporto di quattro bresciani del GGB.

Sveliamo quindi l’enigma del sifone passato: Luca si è immerso pinneggiando in una galleria (2×1,5m) fino al limite precedente di circa 50 metri in linea d’aria: poi la condotta si allarga fino a quattro metri e scende verso il basso in una forra che lentamente diventa sempre più enorme. Dopo 60 metri l’ambiente scende a gradoni e si “apre” a forrone: a circa -40 metri, e per poco più di 100 metri di sagola, si affaccia all’ultimo gradone perdendo completamente le pareti circostanti e stimando almeno ulteriori 50 metri di vuoto verso il basso. Fermo quindi tipo”Sanctum” con tutt’intorno il nero assoluto, le sue parole finali sono state “va giù di bestia… è immenso… c’è qualcosa di bestiale!!!!”

Lungo il percorso si intravedono prosecuzioni sempre sommerse che potrebbero risalire in “aerea”. Diventa quindi necessario un’altro tipo di approccio, con topografia e Rebreather: le immagini della piccola GoPro sono comunque eloquenti… da pelle d’oca…

A questo punto la prima cosa da capire é: ma a che cosa siamo di fronte? Il Lago d’Iseo é ancora molto più in basso e molto lontano….

Congiuntamente a questa importantissima performance sia dal punto di vista sportivo che esplorativo, il festino proseguiva sotto Vedonero, con i forti arrampicatori bresciani, Matteo Rivadossi e Giorgio Mauri. A differenza del nostro classico stile in artificiale, il loro metodo “ventose alle mani” li fa proseguire brevemente per ulteriori cinquanta metri di parete in un cilindro enorme. Più sale più si allarga: 20 metri di diametro non glieli toglie nessuno… La stima di quel che manca fa impressione: Matteo illumina l’ambiente con cascata che scroscia per altri 70 metri! Un pozzo gigantesco di quasi 200 metri!!!

Che dirvi… impressionante: inutile esprimere quanta euforia nel festone del sabato notte. Bueno Fonteno è veramente una bestia sia in aria che in acqua.

20 km conosciuti per un dislivello totale di circa 560 metri, e si continua a pensare di essere perennemente all’inizio. Non smette mai di stupire.

La violenta corrente d’aria che lo percorre in ogni sua diramazione parla solo di immensità: se a mezzo km dall’ingresso si avverte il profumo del vin brulè preparato dalla Protezione Civile, qualcosa vorrà pur dire…

Ringrazio gli “gnari bresciani” (M.Rivadossi, G. Mauri, G. Uberti e S. Sparapani) per la preziosissima partecipazione e i soci di questa associazione, veramente sempre spettacolari. Tutti per uno e uno per tutti: solo così si va avanti.

 

Massimo Pozzo

Progetto Sebino

www.progettosebino.com

 

 

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