Sabato mattina una squadra nutrita composta da: Max Pozzo, Fabry Dal Corso, Monia Casaletti e Nicola Belotti (Progetto Sebino), e accompagnata da 2 soci dello SC Orobico (Max Gelmini e Davide Leri) e 4 soci del GS Mantovano (Nicola Carra, Davide Bettoni, Paolo e Roberto Sassi), é entrata in Bueno Fonteno con l’obiettivo di proseguire l’esplorazione speleosub nel sifone di Salsa Rosa (- 430 m), fatta la prima volta da Fabry (70 m, -18 m) a fine aprile 2015, con supporto del GG Brescia.
Solita caciara prima della vestizione, e poi altra caciara con le dita incrociate per Fabry, molto deciso a proseguire là sotto.

Abisso Bueno fonteno: Sifone Salsa Rosa - Foto F. Gatti
Abisso Bueno fonteno: Sifone Salsa Rosa - Foto F. Gatti

Munito di telecamera, stavolta ci porterà immagini dell’immenso che ci ha descritto la volta scorsa.
Dopo i soliti interminabili minuti (circa una mezz’ora) riemerge, raccontandoci di aver superato un tratto di galleria intasata in salita (dopo i 70 metri della precedente fino a -18 metri), per finire in una grande sala con bivii e vie sparse, e dopo aver sagolato altri 70 metri circa.
Poi si fa serio e ci intima di spegnere le telecamere.
E ci comunica che “qualcuno” é stato a Salsa Rosa dopo di lui, e ha proseguito per 30 metri il cunicolo in salita, lasciando una sagola metrata diversa dalla sua. Il misterioso speleosub che chiameremo “Ignoto 1” si é poi fermato prima della sala, e da lì Fabry ha proseguito in un salone immenso. Ignoto 1 ha poi fatto franare molto materiale, quasi a occludere il passaggio, ricoprendo la sagola del misfatto.
Probabilmente attrezzato da coniglio-codardo per uscire velocemente e in aerea dall’altra parte, non si aspettava la grande sala sommersa, e ha dovuto desistere.
Trenta metri dopo.
Trenta metri per rovinarsi una reputazione, pensando di essere un idolo o un grande esploratore.
Vorrei comunicare questo schifo di atteggiamento a tutta la speleologia italiana.
Che possa rendersi conto di che razza di mezzi uomini (solo eroi da social) popolano il nostro mondo.
Conigli. Codardi e sicuramente disadattati.
Perché anche senza nomi e cognomi, siamo tutti capaci a fare 2+2, soprattutto se andiamo a contarci.
Buen Fonteno é regolamentata da cancello chiuso con ordinanza comunale, perché alimenta un acquedotto pubblico. E come tale si presta ad un regolamento ferreo di accesso, anche da parte degli autorizzati.
Non é difficile forzare un cancello. E nemmeno fare certe cose di nascosto.
Non servono grandi eroi. Con i miei soci lo faremmo in ciabatte.
La mossa é stata alquanto azzardata ma soprattutto imbecille.
Imbecille perché sarebbe venuta fuori.
Imbecille perché quattro caproni hanno seguito un imbecille nelle proprie invidie infantili.
Imbecille perché l’imbecillone “Ignoto 1” ha messo in pericolo i suoi sherpa imbecilli, a fare un atto ignobile, rischiando un incidente senza che lo sapesse nessuno.
Esorto i quattro caproni a riflettere su questo. E per bene anche.
Ora tutti siamo al corrente che il nostro grande esploratore ha fatto il fighetto, per poi esplorare “solo” trenta metri. Che gran piratata! Che forte che sei “Ignoto 1”!
Bravi. Complimenti anche ai quattro caproni.
Mi spiace, perché con noi c’erano giovani speleo al loro primo “campo base”.
Hanno già capito chi é che sporca il nome della Speleologia tutta, e di chi la fa seriamente senza compiere gesti simili.
Ora tutti sanno, e a noi questo basta a far prendere il naturale decorso allo sputtanamento generale e nazionale.
Bravo. Bravo veramente.
Speleosub di fama e grande esploratore di trenta miseri metri.
Fai ridere. Tutti ti stiamo deridendo. Tutta Italia, perché i pagliacci fanno ridere.
E anche i conigli.
Un doveroso grazie a tutti i veri speleo che con fatica e sudore, ci aiutano nelle nostre continue esplorazioni, e a Frabrizio Dal Corso, che con impegno, umiltà e costanza, ha guadagnato la giusta stima e fiducia da parte di noi tutti.
Max Pozzo
Progetto Sebino

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