A due giorni dalla morte, in Francia, di uno speleosub alla Font Estramar, la grotta subacquea più profonda d’Europa, ci troviamo a dover fare i conti con i 200 metri d’acqua sotto cui cui giace il finlandese.
Intanto sappiamo che non si è trattato di un malore, ma di un problema all’attrezzatura. Leggi di più sull’incidente in Francia

Il vero problema adesso è arrivare laggiù con un numero adeguato di speleosub e portare fuori il corpo.

I soccorritori facendo il conto sulle proprie forze, dicono che in Francia ci sono più o meno 5 speleosub in grado di andare così in profondità, e questo richiede allenamento, lunga preparazione, ovviamente capacità e testa.
Il 14 luglio 2015 in quella grotta lo speleosub Xavier Meniscus aveva stabilito il record di profondità, -262 metri, ma ci volle una preparazione eccezionale.

Purtroppo la situazione non sarà per niente facile da gestire per i soccorritori; Proprio pochi giorni fa, in una grotta spagnola, i soccorritori daccordo con la famiglia hanno deciso di non correre ulteriori rischi e di lasciare nel fondo di una grotta molto instabile il corpo di uno speleologo morto per un crollo. Leggi di più su l’incidente in Spagna
Ma i finlandesi non sono così. Gli speleosub finlandesi sono di un’altra pasta. Se vi ricordate sono quelli che nel 2014 sono andati a recuperare i corpi di due loro compagni morti, contravvenendo ai sopraggiunti divieti di immersione nella grotta norvegese, in pieno inverno, immergendosi nelle gelide acque di un lago bucando lo spesso strato di ghiaccio. Leggi di più sull’impresa degli speleosub finlandesi

Stavolta la Fonte Estramar si apre a due passi dalla strada, probabilmente non ce la faranno ad entrare di nascosto, ma di una cosa sono convinto: faranno di tutto per andarlo a recuperare.

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