Durante una attivita’ speleologica lo “Speleo Team Trapani” ha rinvenuto all’interno della “Grotta del Fantasma” il cui ingresso è ubicato in C/da Zubbia nel territorio di Custonaci ad una quota di 200 m, una grande quantita’ di reperti archeologici, testimonianza di vita preistorica su questo altipiano custonacese.

Il primo ritrovamento che ha dato il via alla ricerca è stata una Patella ferruginea, un gasteropode oggi scomparso dalle coste siciliane (si trova solamente nelle Egadi e Pantelleria), la cui presenza viene interpretata come resto di pasto ricollegabile all’uomo raccoglitore e cacciatore del mesolitico (8.000 a.c.); a questo punto abbiamo concentrato la ricerca sullo strato detritico/alluvionale superficiale della grotta trovando diverse altre Patelle ferruginea e caerulea oltre a diversi denti ed un osso di Bovidae con tracce di scarnificazione con utensile ed una grande quantita’ di resti di industria litica databili dal neolitico medio 5.000 anni a.c. al medioevo 440 d.c., passando dalla cultura ellenica e romana. In chiusura della giornata di ricerche abbiamo rinvenuto un osso totalmente cementato sul pavimento della grotta che ha subito attirato la nostra attenzione per la sua forma sottile ed allungata e quindi differente rispetto alle ossa animali fin’ora rinvenute; dopo una breve pulitura e misurazione, lo abbiamo sottoposto ad esperti e sulla base della sua morfologia, caratteristiche anatomiche e rapporto delle dimensioni, sembrerebbe proprio un femore umano. In questa fase non è possibile datarlo ma un’idea è possibile farsela considerando sia lo stato diagenetico del reperto sia la sua posizione stratigrafica, al di sotto dei depositi dove sono stati trovati i reperti mesolitici. In conclusione questo sito risulta essere stato interessato da attività umane per un intervallo temporale molto lungo (circa.8.500 anni) e se ne deduce una morfologia esterna della cavità diversa dall’attuale, con un ingresso ben piu’ ampio e con un soffitto oggi crollato i cui resti rimangono all’interno della depressione antistante l’ingresso attuale, che si presenta oggi estremamente angusto e quindi non percorribile in epoche preistoriche, nonostante tutti i reperti siano stati trovati in punti profondi della porzione alta della cavità e quindi trasportati dalle acque che si insinuano all’interno della grotta.
Tutti i reperti sono stati dati in custodia al Sindaco Ing. Giuseppe Bica presso la camera blindata del Comune di Custonaci con l’auspicio che possano essere messi in mostra presso il museo territoriale.
Per lo Speleo Team Trapani hanno partecipato alla ricerca:
Roberto Grammatico, Rosario Bonventre, Luigi Fontana, Carlo Ruisi, Angelo Perniciaro.
Per i pareri archeologici hanno collaborato: Alberto Scuderi, Antonino Filippi.
Per i pareri sui reperti ossei hanno collaborato: Alessandro Peraino, Simona Torre

In questa pagina facebook di Roberto Grammatico le foto dei reperti e della grotta:
https://www.facebook.com/roberto.grammatico.73/posts/951454998355998

Articolo su ‘Il Giornale di Sicilia’:
http://trapani.gds.it/2018/03/14/in-una-grotta-di-custonaci-trovato-un-femore-di-homo-sapiens_817428/

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