A cura di Dario Rocca ed Enrico Emmolo.

La grotta del Gigante, cavità carsica sita nella spettacolare cava misericordia, ci riserva nuove interessanti sorprese….

La grotta è forse quella più conosciuta e visitata nel ragusano, sia per la sua collocazione che per la facile accessibilità e percorrenza, è nota sin dall’antichità quando la cava era abitata, infatti sono evidenti alcuni segni di antropizzazione quali un allargamento dell’ingresso ed il ritrovamento di cocci di vasellame, nei tempi più recenti è da sempre meta di ragazzi ed escursionisti, infatti lungo i circa 80 metri di sviluppo della cavità non è difficile incontrare svariate incisioni e concrezioni asportate che ne deturpano l’ambiente.

La cavità ha uno sviluppo misto tra interstrato e frattura composto prevalentemente da calcare e calcare marnoso e la frattura direttrice principale è orientata da NNW a SSE. Fino ad oggi la grotta dal punto di vista idrologico è stata considerata semi-attiva in quanto alimentata dal solo stillicidio, ma grazie alle copiose precipitazioni che si sono verificate lo scorso mese di febbraio il Gigante ci ha regalato nuove frontiere esplorative che fino a poco tempo fa erano impensabili, infatti le forti piogge che hanno alimentato le falde hanno permesso che la cavità si attivasse fungendo da bacino e la scoperta di quattro risorgenze in prossimità della grotta, che hanno esaurito la loro portata in corrispondenza dello svuotamento del Gigante, ha quindi permesso di ipotizzare l’esistenza di nuove cavità riconducibili ad un sistema carsico.

I lavori sono iniziati, seguiranno aggiornamenti….

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