Per i non addetti ai lavori, per i non speleologi, il dato di -1823 metri può dire poco. Per chi conosce anche solo marginalmente il mondo sotterraneo, questa misura raggiunta rappresenta il record mondiale, la grotta più profonda del mondo. Si chiama Krubera-Varonia e ci sono arrivati 4 Speleologi Ucraini, uno Spagnolo ed un Francese.
Quando si dice grotta non bisogna pensare a quella del Presepe, oppure alle Grotte di Frasassi, ma ad un vuoto che si viene a creare nella roccia. E’ l’acqua la principale artefice dei processi speleogenetici, quelli cioè che danno vita alle grotte: Generalmente una piccola quantità d’acqua riesce a penetrare in rocce fratturate, l’esempio più diffuso si ha nelle rocce calcaree; L’acqua, carica di anidride carbonica dal suolo e dai vegetali, inizia a disciogliere il calcare, provocando con il tempo crolli, allargando a dismisura quelle fratture iniziali, e i cosi d’acqua invece di scorrere in superficie se ne vanno sotto terra, come succede nel Caro Triestino, e il Carsismo è l’insieme dei fenomeni che può produrre lo scorrimento di acque nel sottosuolo.
Se una grande quantità di acqua entra in quelle fessure, allora li nascono i “mostri”, gli abissi. Le grotte assumono andamenti verticali, con pozzi che possono variare in altezza, da alcuni metri fino a raggiungere 600 metri. Tra un pozzo e l’altro, meandri, strettoie, sifoni perchè l’acqua aumenta nelle zone profonde delle grotte, laggiù ancora l’acqua continua a scavare verso il basso, verso profondità che per speleologi “normali” sembrano utopia.
Quest’anno abbiamo assistito alle imprese degli italiani sul K2, alle esplorazioni di Spirit su Marte, abbiamo applaudito gli atleti delle olimpiadi di Atene, ma quei sei speleo, laggiù in fondo, anche se aiutati da chissà quanti altri speleologi per tutti i campi interni, per il trasporto e il recupero dell’attrezzatura, anche quei sei con la loro impresa sono entrati tra i superuomini, nella leggenda, nell’olimpo dello sport. La speleologia non è solo uno sport, ma una disciplina, tuttavia un buco nero senza fondo, che tra chilometri di gallerie in discesa arriva quasi a 2000 metri di profondità, certo è un bel record.
Alcune precisazioni su queste misure sono altamente consigliate:
Una grotta profonda 2000 metri, significa che, vista in sezione verticale, tra l’ingresso e il fondo ci sono 2000 metri di dislivello. Non c’e’ alcun riferimento all’altitudine, insomma non significa che si và 2 km sotto il mare oppure che la grotta è lunga solo due chilometri. Ancora non bisogna immaginare un unico immenso buco, semmai si può provare a pensare ad una grotta come ad un torrente che invece di scorrere in superficie preferisce passare sottoterra, con le sue cascate, i suoi laghetti, ma immancabilmente al buio, tra meravigliosi paesaggi fiabeschi. Grazie ancora sconosciuti speleologi senza medaglia. Grazie a quattro ignoti Ucraini, un Francese e uno Spagnolo. Grazie per farci sognare il possibile raggiugimento del traguardo a meno 2000 metri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *