Un’altra importante scoperta è stata conseguita nel territorio sabino da parte del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio di Salisano. Nel Comune di Torri in Sabina (RI) gli speleologi sabini hanno esplorato e rilevato un interessante sistema idraulico sotterraneo.
Si tratta di un acquedotto scavato in una formazione di calcareniti e puddinghe pleistocenici e che attualmente alimenta il fontanile noto con il nome di Fontana Vecchia. Il cunicolo a sezione ogivale è alto m 1,90 e largo 80 cm e si accede all’ipogeo da una piccola porta che immette direttamente all’interno del manufatto idraulico. Alcuni tratti dell’acquedotto si caratterizzano per la presenza di restauri avvenuti in epoche diverse. Le pareti del cunicolo interessate dagli interventi di ristrutturazione sono rivestite in muratura con blocchetti di calcare irregolari messi in opera con malta abbondante. Sulla volta sono ancora visibili i segni della centina lignea utilizzata per realizzare la copertura ogivale del condotto stesso. Il primo tratto dell’acquedotto è invece completamente rivestito sia sulla volta che lungo le pareti in laterizio. Dopo aver percorso una sessantina di metri, gli speleologi si sono dovuti arrestare in prossimità di un crollo, forse in corrispondenza di un vecchio pozzo. Impossibile quindi conoscere il reale sviluppo planimetrico sotterraneo dell’acquedotto.
Difficile stabilire la datazione di questo manufatto idraulico sotterraneo ma è probabile, considerata la tecnica costruttiva impiegata simile a tanti altri acquedotti di epoca romana presenti del territorio sabino, che possa trattarsi di un’opera idraulica compiuta durante la romanizzazione dell’intera area. Non bisogna poi dimenticare che a pochi chilometri di distanza sorge l’importante complesso archeologico di Forum Novum.
“Sicuramente una scoperta importante”, ha dichiarato Fausto Concezzi, sindaco di Torri “che si spera di poter valorizzare e rendere presto fruibile al pubblico dei visitatori”. Le ricerche, ancora in corso, sono condotte sotto la direzione del dott. Alessandro Betori della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. Hanno preso parte alle esplorazioni Fabrizio Marincola, Elena Felluca, Cristiano Ranieri e Tullio Dobosz.

Acquedotto di Torri.

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