Si è concluso il 16 aprile in Spagna, nella provincia di Almeria, il III Congresso Andaluso di Speleologia, nella splendida cornice del Carso nei Gessi di Sorbas (karst en yesos de Sorbas).
Il Convegno è iniziato il mercoledì 12 aprile, andando avanti fino alla giornata di Pasqua. Durante le cinque giornate, oltre duecento speleologi provenienti da ogni angolo della Spagna, soprattutto Andalusia e Madrid, (ma c’erano anche presenza internazionali fra cui italiani e bulgari), è stato possibile visitare alcune delle più belle grotte in gesso della zona, come Covadura, la Cueva del Agua o la Cueva del Tesoro. Nell’area di Sorbas si trova una delle aree carsiche in gesso più importanti d’Europa e del mondo, esplorata e studiata negli ultimi decenni dai gruppi speleo andalusi e spagnoli, oggi riuniti nel GTS, il Grupo de Trabajo de Sorbas. Alcune grotte sono caratterizzate da uno sviluppo considerevole, anche in verticale, ed il grado di conservazione è molto elevato grazie alla scarsa quantità di pioggia che cade ogni anno. La peculiarità di queste grotte sta poi negli splendidi speleotemi in gesso, e nei cristalli giganti di gesso trasparente (lapis specularis), una varietà usata dagli antichi romani come vetro per le finestre.

Oltre alla possibilità di visitare le numerose grotte dell’area (ne sono state censite centinaia), ogni pomeriggio ci sono stati, nel teatro Municipale di Sorbas, diversi interventi da parte di speleologi geologi, personalità del mondo scientifico, che hanno illustrato le novità sulle esplorazioni in Spagna o sulle ricerche scientifiche in atto.
Il Convegno è stato organizzato a 50 anni esatti dall’inizio delle esplorazioni speleologiche nella zona di Sorbas, nella provincia di Almeria.
Notizia di Lorenzo Pasqualini, El Itagnol. www.itagnol.com

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