Scoperto dagli speleologi l’antico corso sotterraneo del fiume Reka
di Lea Kalc Furlanic, traduzione di Damjan Gerl ŠD-AS Grmada

Dopo un anno di difficili scavi e ricerche nel sistema delle Grotte di San Canziano – (Škocjanske jame) in Slovenia, gli speleologi di Divaca e Sežana sono riusciti a fine Gennaio 2019 a raggiungere l’antico letto del fiume Reka – il cosiddetto ramo fossile, che si trova sul soffitto della Sala Martel: la più grande sala sotterranea del sistema di grotte dove è stata scritta tanta parte dei primordi della storia della speleologia mondiale.
Nel giro di una settimana, il soffitto dell’imponente Sala è stato raggiunto da dentro e soprattutto da fuori, passando attraverso l’allargamento di uno stretto passaggio: il Fedrigov dihalnik (buco soffiante di Fedriga) che consentirà l’esplorazione del Fiume Reka sotterraneo anche durante i periodi di piena.


Lo speleologo Jaka Jakofcic (in piedi) e Albert Lican durante un’operazione di scavo raggiungono la sala Martel dalla superficie, attraversando il Fedrigov dihalnik. Foto: JD Divaca


Nel video, girato a metà gennaio 2019, gli speleologi di Divaca e Sežana, dopo l’ apertura del passaggio Fedrigov dihalnik che collega la superficie con la più grande sala sotterranea nelle Grotte di San Canziano – Sala Martel, hanno stappato una bottiglia di champagne.

Il collegamento della superficie al sottosuolo

“Abbiamo brindato ad una importante scoperta nella storia delle esplorazioni delle Škocjanske jame (Grotte di San Canziano) perché dopo un anno e 58 uscite di scavo siamo riusciti a collegare l’esterno con la sala Martel tramite il Fedrigov dihalnik” – commenta oggi lo speleologo Luka Bišcak, membro del gruppo JD Gregor Žiberna di Divaca. – “Il buco soffiante è stato scoperto a metà 2017 dagli scalatori Borut Lozej, Iztok Cencic e del sottoscritto. Questo importante collegamento significa che la sala Martel è ora accessibile anche dalla superficie, il che consentirà lo studio del fiume Reka anche con l’acqua alta durante i periodi di piena.“.

Quel giorno insieme a lui hanno raggiunto dall’alto la sala Martel anche Albert Lican, membro del gruppo di Divaca e Jaka Jakofcic dello JD Sežana.

Scoperto il ramo fossile del fiume Reka

Ugualmente importante, forse anche più importante, è stata la scoperta del cosiddetto “ramo fossile nel soffitto della sala Martel”, che è in realtà l’antico corso del fiume Reka.
Questo fenomeno naturale viene definito dagli speleologi scopritori come “un letto del fiume nel cosiddetto secondo livello del sottosuolo”.

Durante l’uscita di ricerca il 23 gennaio, dopo che la settimana prima siamo riusciti a passare buco soffiante di Fedrigov, durante la l’esplorazione delle parti alte della sala Martel abbiamo scoperto due grandi caverne che si trovano a circa 80 metri sopra il letto attuale del fiume. – spiega Bišcak – Le caverne sono alte e larghe dai 30 ai 50 metri e non sono visibili dal basso della sala Martel. Rappresentano quel che resta dell’erosione del letto del fiume un tempo percorso dall’acqua. Che il fiume invada ancora oggi queste caverne durante i periodi con acqua alta ce lo suggeriscono i detriti freschi ritrovati, soprattutto legno e purtroppo anche i resti di bottiglie di plastica”.

Un anno e 58 uscite di scavo

Entrambe le scoperte, l’accesso dall’esterno e le due sale alte, permetteranno ai ricercatori di studiare in modo efficiente e con continuità il corso del fiume sotterraneo Reka, in particolare durante le piene, quando il fiume si alza fino a 100 metri, rispetto al livello di magra, e allaga in più posti le gallerie, rendendo quei luoghi inaccessibili. Attraverso il buco soffiante di Fedrigov gli speleologi riusciranno ad accedere direttamente dall’alto, mentre la scoperta dell’antico letto del fiume Reka apre nuovi orizzonti nella ricerca del misterioso corso del Fiume Sotterraneo Reka-Timavo.

Kristjan Rešaver, presidente dello JD Gregor Žiberna di Divaca è orgoglioso dei colleghi speleologi. Fa notare che per giungere ad entrambe le scoperte sono state impiegate molte ore di ricerca e di difficili scavi sotterranei. Oltre agli speleologi di Divaca e Sežana che erano presenti a tutte le 58 uscite, hanno collaborato anche i colleghi dello DZRJ Simon Robic di Domžale, dello JD Gorenja vas e gli speleologi cechi di Brno.

Il presidente della Jamarska zveza Slovenije, la Federazione Speleologica slovena, Igor Benko di Ajdovšcina, sottolinea che le due scoperte sono di grande importanza: “Oltre a consentire maggiori possibilità di studiare il sottosuolo, sono state confermate le voci e ipotesi, che resistono ancora dal tempo dell’Impero Austro-Ungarico, secondo le quali gli speleologi che cercarono l’acqua potabile per Trieste nelle Grotte di San Canziano scoprirono il secondo livello del fiume Reka, ma lo nascosero. E’ difficile da spiegare oggi, ma ci sono alcune fonti scritte a riguardo“.

Dall’11 maggio trekking per il canale di Hanke

È alta 146 metri, lunga 308 metri e larga circa 90 metri: la sala Martel con i suoi 2,2 milioni di metri cubi di volume è la sala sotterranea più grande d’Europa.
Si trova alla fine del sistema delle Škocjanske jame.
Dal famoso ponte di Cerkvenik, per raggiungere questo punto, bisogna seguire un sentiero stretto e angusto lungo il canale di Hanke.
Questo canale è stato fino ad ora chiuso ai visitatori, tuttavia si sta lentamente rinnovando il sentiero e i gestori del Parco delle Grotte di San Canziano stimano che i lavori saranno finiti entro la primavera. “Per l’11 maggio stiamo programmando di aprire ufficialmente questa parte delle Škocjanske jame, che sarà aperta solo per piccoli gruppi di quattro o cinque visitatori più una guida. Questo itinerario durerà circa cinque ore.”. conclude il Direttore del parco Stojan Šcuk.

[NdR. Si ringrazia Damjan Gerl ŠD-AS Grmada per la traduzione. A causa delle impostazioni della tastiera, non sono stati scritti correttamente alcuni nomi Sloveni contenenti la lettera “c” accentata.]

Articolo originale: https://www.primorske.si/primorska/srednja-primorska/jamarji-so-se-prebili-do-novih-delov-skocjanskih-j

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