puntelli
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“Sono triste di non essere in grado di recuperare il corpo di mio fratello. Ma non riesco a pensare ad un posto più adatto dove possano riposare i suoi resti.”. Sono le parole del fratello della vittima, anche lui speleologo.
I soccorritori rinunciano al recupero del corpo.

Giovedì scorso l’allarme per il mancato rientro di uno speleologo sulle Asturie, José Antonio Gambino, dalla grotta Torca di Aranaga, Galdames, ha dato il via alla catena di avvenimenti che ha portato i soccorritori baschi a questa triste decisione.

Il giovane giovedì scorso è rimasto vittima di un crollo di molti massi all’interno di una piccola grotta.

I soccorritori che lo hanno raggiunto hanno potuto verificare solo che il corpo dello speleologo giaceva sotto molte rocce.

Nei giorni successivi si è tentato, con poca esperienza, di rimuovere i massi e procedere al recupero della vittima, ma l’instabilità della grotta e le operazioni necessarie a liberarlo hanno infine fatto desistere dal tentativo di portare fuori il corpo. Nell’immagine, alcune puntellature improbabili realizzate in questi giorni per mettere in sicurezza la grotta.
La decisione di interrompere le operazioni è stata presa in accordo con la famiglia dopo che venerdì e sabato si erano studiate alcune soluzioni tecniche.
La zona molto stretta accessibile sono togliendosi l’attrezzatura, è ad una quindicina di metri di profondità. Ingegneri minerari e altri tecnici avevano ipotizzato di realizzare una apertura artificiale da mettere in sicurezza e puntellare, perchè la roccia è praticamente marcia e instabile.

Il principio di salvaguardare la vita dei soccorritori ha infine prevalso sulla volontà di riportare in superficie il corpo.

Dedichiamo al giovane speleologo spagnolo la preghiera dello speleologo, di Marcel Loubens, anche lui morto in grotta alla Pierre st. Martin e recuperato l’anno dopo il suo decesso, mai così attuale:

“Signore, ti ho cercato tra le vette e gli abissi

e dovunque ho trovato palese il tuo segno,

ma quaggiù più che mai la mia anima

è piena della tua pace.

Dammi, o Signore, la buona ventura,

ma se mi accadesse di perdere la vita che mi donasti,

fa che io riposi per sempre in questo incantato silenzio”.

MARCEL LOUBENS

Fonte della notizia con foto e altri link ad ulteriori notizie:
http://espeleobloc.blogspot.com/2017/06/espeleoleg-mort-per-despreniment-de.html

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