Si è conclusa la Spedizione Internazionale Speleozistan 2017, pubblichiamo il comunicato di Florence Guillot responsabile della spedizione.

Speleozistan
Speleozistan

La spedizione Speleozistan 2017 aveva l’obiettivo di rilevare topograficamente, studiare e documentare la grotta di Kan-i-Gut, situata nel sud ovest della Repubblica del Kirghizistan, in prossimità della frontiera con il Tadjikistan.
Sono stati rilevati 5400 metri di gallerie, con sei entrate. Sono state trovate nuove entrate esterne, che non è stato possibile collegare con il sistema della grotta-miniera. Sono stati scoperti antichi graffiti. La grotta-miniera si presenta con livelli di grandi gallerie, che intersecano sale di origine ipogenetica, connesse da pozzi franati.
L’ambiente di questa grotta miniera è particolarmente secco, polveroso e sgradevole. La parte mineraria, artificiale prevale largamente sulla parte naturale. La miniera è stata sfruttata dal VII°/VIII° secolo almeno fino al XII° e successivamente dal XVIII° al XX°; l’ultimo periodo di sfruttamento è stato durante il periodo stalinista. Esistono perciò gallerie antiche, scavate manualmente con mazza e scalpello e gallerie moderne, scavate con l’ausilio degli esplosivi. Sono stati trovati numerosi frammenti di ceramica e oggetti che sono stati consegnati ad un archeologo kirghiso, che accompagnava la spedizione.
Erano presenti alcuni pozzi, che per ragione di sicurezza non sono stati esplorati, ma sono stati investigati attraverso riprese video con un sistema di telecamere calate al loro interno.
Il massiccio calcareo alle spalle di Kan-i-Gut è stato esplorato senza successo: è stata visitata qualche rara cavità di estensione molto ridotta. Il carsismo sembra assai poco sviluppato, nonostante il gradiente di altitudine di 750 metri tra le cime e l’altipiano dove sgorga l’unica sorgente conosciuta. Il contesto climatico continentale è particolarmente arido (200 mm/anno). I calcari risalgono al devoniano e al carbonifero. Il carsismo risale al triassico, cretaceo e giurassico; non sembra essere sato attivo in epoche più recenti.
La spedizione è stata invitata da Alexei Dudashvili, idrogeologo kirghiso, con il sostegno della « Foundation for exploration and protection of caves », che ai partecipanti è parsa più un’agenzia di viaggio, che un gruppo di studio o di lavoro.

Participanti: Bartholeyns Jean-Pierre (Belgio), Belvederi Giovanni (Italia), Bence Philippe (Francia), Camplo Jean (Francia), Capgras Guillaume (Francia), Dudashvili Alexei (Kirghizistan), Flint Ben (GB), Fouquet Julien (Francia), Garberi Maria-Luisa (Italia), Guillot Florence (Francia), Guizard Laurent (Francia), Heitmeyer Matthew (USA), Langlois Denis (Francia), Martin Lucas (Francia), Mulligan Kevin (USA), Olivier Véronique (Francia), Walker Tom (USA).

sito di riferimento della spedizione: http://kgz.explos.fr/

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *