Bilancio molto positivo per la spedizione Italo-Mexicana Tláloc 2014

Nel periodo 5 Aprile-5 Maggio 2014 si è svolta la Spedizione Speleologica Tláloc 2014 nelle aree di Zongolica (Veracruz) e Hueytamalco (Puebla), nel Messico centro orientale.
La serie di spedizioni Tláloc è approdata alla sesta puntata (1998-2002-2008-2010-2012-2014), seguendo un filo conduttore basato su squadre miste Siculo-Lombarde e un forte coinvolgimento della speleologia locale, attiva a pieno titolo in tutte le fasi delle spedizioni.

Quest’anno la partecipazione italiana è stata abbastanza ridotta, con 6 speleologi in totale. La zona esplorativa originariamente prescelta, nello stato di Oaxaca, è stata accantonata per problemi coi permessi delle autorità locali. Lo stesso inconveniente si era presentato già nel 2002 ed evidentemente non ci sono stati passi avanti nel frattempo. Peccato, perché il potenziale di quest’area (la più ricca di -1000 del Messico) resta molto allettante.

Ad ogni modo, abbiamo ripiegato sulla Sierra Zongolica, che comunque offre un carsismo esuberante (che una storia esplorativa internazionale ha svelato solo parzialmente) e la presenza di un piccolo ma agguerrito Gruppo Speleologico, entusiasta di collaborare con noi.

Il primo appuntamento, il giorno dopo l’atterraggio a Città del Messico, è per presenziare e controfirmare la stipula di una convenzione tra il Gruppo URION e il Collegio Nazionale dei Biologi, al fine di creare sinergie, soprattutto mirate alla ricerca Biospeleologica. Colazione formale, con presenza di testate giornalistiche e televisive. Rivediamo vecchi amici di tante esplorazioni, tirati in giacca e cravatta.

Arrivati in zona esplorativa, a Zongolica, ci rendiamo conto della vastità del fenomento carsico presente. Considerato che la zona ci è quasi totalmente sconosciuta e visto l’esiguo numero di partecipanti, pensiamo inizialmente di orientarci verso una pre-spedizione di conoscenza e orientamento, con poche pretese di immediati risultati eclatanti.

In effetti, le prime settimane sono state sostanzialmente spese a valutare diverse sotto-aree della Sierra (Totolca-Apoxteca, S. Miguel Zacatilica, Texhuacan), cercando di capire cosa offrivano e cosa fosse stato già fatto.
Purtroppo la situazione documentativa è abbastanza confusa e in gran parte ignota alla giovane speleologia locale.

I risultati esplorativi, a campo quasi concluso, sembrano appena soddisfacenti, ma una sorpresa ci aspetta.
Solo l’ultimo giorno di campo a Zongolica, come da infallibile tradizione speleo, si esplora un sotanello con arco naturale, trovato qualche giorno prima in territorio di Texhuacan. La via evidente del sotano chiude a circa -16, però c’è un meandrino laterale che, per i parametri abituali dei nostri amici di Zongolica, viene dato per chiuso. Noi, che siamo molto meno viziati, cominciamo a intuire qualcosa di più e a scavare, letteralmente a mano, tra la terra e i sassi che ostruiscono la parte bassa del meandrino. Poco dopo si passa e freneticamente si arma e si esplora una serie di belle e ampie verticali in continuità morfologica, fermandosi a -120 su altro grosso pozzo. L’indomani il grosso del gruppo deve partire per il rientro scaglionato in Italia. I due superstiti decidono di restare a Zongolica, spendendo un giorno in più qui, invece di trasferirsi subito in Puebla, come previsto.
L’ultima punta esplorativa al neobattezzato “Sotano Del Arco” sarà memorabile. Si dovrà fare tutto in due…
Dopo un nuovo P90, un P50, due P20 e un P5, ci fermiamo a -311.
Il disarmo di circa 450 metri di corda e svariate decine di attacchi ci porterà via tutta la notte.

Appendice a Hueytamalco (Puebla)

Quest’area è stata il principale oggetto delle precedenti esplorazioni, culminate due anni fa con due epocali giunzioni che hanno portato ad un sistema di 12 Km di sviluppo (Sistema de Atepetaco – Viento/Mama Mia/Lagartijas/Miquizco/Camaròn). Sono rimaste diverse cose da completare. In particolare, la Cueva de Don Alfredo era stata rilevata nel corso di Tlàloc 2012 per circa 360 metri sub orizzontali, nella zona di Rancho Viejo. Ci torniamo, dedicandoci alle varie diramazioni inesplorate In tre punte molto ravvicinate, a dispetto delle piogge insistenti, siamo riusciti a topografare un totale di circa 1600 metri, pur tralasciando diverse diramazioni grosse.

Nonostante premesse poco incoraggianti, il bilancio finale risulta davvero ricco.

Consuntivo risultati a Zongolica e Texhuacan:

– Esplorazione e topografia di una dozzina di cavità minori e 4 abissetti compresi tra -90 e -320 di dislivello, per un totale di circa 2200 m di sviluppo.

– Revisione del Sumidero del Salto, esplorati camini del cavernone iniziale aggiungendo 20 m di dislivello positivo, rifatta topografia completa. Nuovi dati speleometrici: sviluppo circa 1100 m e dislivello 280 m.

– Ritrovamento di una ventina di ingressi da rivedere in futuro.

Risultati a Hueytamalco:

– Completamento dell’esplorazione e della topografia della Grieta del Cocinero, possibile dodicesimo ingresso del Sistema di Atepetaco. Fermi contro frana a pochi metri dall’obiettivo.

– Continuazione delle esplorazioni alla Cueva di Don Alfredo e topografia completa con DistoX. Sviluppo passato da 360 m a 1600 m, esplorazione ancora parziale causa mancanza di tempo.

Hanno partecipato:

Angelo Iemmolo – SC Ibleo (RG)

Francesca Vitale – SC Ibleo (RG)

Francesco Zaccaria – SC Ibleo (RG)

Gino Gulli – CS Etneo (CT)

Giorgio Pannuzzo – GSB Le Nottole (BG)

Andrea Martinelli – GST Le Salamandre CAI Sesto Calende (VA)

Presenti numerosi speleologi messicani, tra indipendenti e affiliati a Gruppo URION e Grupo Espeleo Zongolica.

Si ringraziano in particolare:

Claudio Cruz Garcia, Jorge Rueda Higareda, Manuel Fuentes Ayohua, Alondra Fernandez Salazar

Giorgio Pannuzzo
Tláloc 2014

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *