E’ inutile negare che anch’io sono un collaboratore di Speleofotocontest, non avevamo a disposizione Lucia Annunziata per fare una intervista combattuta, ma abbiamo l’onore e il piacere di avere sulla Scintilena Maurizio Lancia, un promotore e ideatore, un fotografo che tra i primi ha creduto nella manifestazione che stà per iniziare, e lo intervistiamo:

Scintilena: SFC è nato solamente un anno fa, ma è già diventato un evento di successo. Qual’è il segreto?

Maurizio: Probabilmente non c’è nessun segreto, ma solamente tanta voglia di fare. Ognuno mette il proprio impegno, il tempo che può dedicare, la passione… e quello che ne viene fuori è un insieme di idee, di spunti, di soluzioni. Se ne parla tutti insieme e poi si decide, amichevolmente…

 

Scintilena: Vuoi dire che tutto viene deciso insieme? E vi trovate sempre d’accordo?

Maurizio: Qualche decisione viene dibattuta per un po’, ma alla fine si trova sempre un accordo.

 

scintilena: Ci racconti come è nata l’idea di organizzare una simile manifestazione?

Maurizio: L’idea è nata pian piano. Sicuramente tutto è partito dall’invito ad una bisteccata con scambio di tecniche fotografiche, lanciato in lista SpeleoIt da Paolo Dori… a poco a poco la cosa si è evoluta e si è pensato di estendere la bisteccata a chiunque volesse partecipare.

 

Scintilena: E così avete aggiunto un concorso e una gita fotografica in grotta…

Maurizio: Esatto. Ci sembrava giusto anche dare un riconoscimento a quanti ci stavano dando fiducia… e poi ci sembrava adeguato andare a provare tutti insieme in grotta le esperienze scambiate. Così è stato aggiunto il concorso e il workshop in grotta.

 

Scintilena: Ne è venuta fuori una bella manifestazione…

Maurizio: Si, la prima edizione è stata strepitosa. La cosa più bella è stata il clima di amicizia e di complicità nel quale si è svolto il Contest. La soddisfazione più grande è stata ricevere i complimenti e gli incoraggiamenti a ripeterci da parte di tutti i partecipanti. Avevamo impiegato mesi ad organizzare, a fantasticare, a progettare…. ad inventare quello che per noi doveva essere un momento di unione tra due passioni, la speleologia e la fotografia. Tonnellate di mail, di telefonate… E’ stato pesante, ma ne è valsa la pena e, soprattutto, è stato divertente.

 

Scintilena: Qualche rimpianto della precedente edizione?

Maurizio: Mah…. forse qualche rimpianto l’avrà avuto chi non credeva in noi. Abbiamo dimostrato che esiste gente che ha voglia di lavorare senza alcun profitto e siamo stati premiati dal pubblico partecipante.

 

Scintilena: E poi c’è stata Imagna. Com’è andata?

Maurizio: La partecipazione ad Imagna è stata una conseguenza spontanea. Ad ogni speleoraduno nazionale c’è sempre un certo numero di proiezioni e la loro gestione ruba tempo e risorse agli organizzatori. Noi avevamo già una certa esperienza, avevamo un po’ di materiale e, cosa ancora più importante, avevamo già conquistato una certa fiducia da parte degli amici fotografi e cineoperatori conosciuti alla prima edizione. Quando gli amici di Imagna ci hanno proposto di collaborare abbiamo accettato senza alcuna riserva. Ci abbiamo lavorato sopra per cinque mesi e nei giorni del raduno siamo riusciti ad attirare qualche migliaio di spettatori che si sono alternati nella sala proiezioni. E’ stato unicamente fantastico… la ricompensa più grande.

 

Scintilena: E ora la prossima edizione. Ce ne parli?

Maurizio: Contrariamente alla prima edizione, nella quale si procedeva senza un programma ben definito, quest’anno le tavole rotonde saranno tematiche. Si parlerà di illuminazione e dinamicità del soggetto, poi ancora di editing e fotoritocco e delle reali differenze tra fotografia tradizionale e digitale, si parlerà di editing audio-video, e ancora di riprese tridimensionali con un’interessante sessione pratica. Uno spazio particolare sarà dedicato alla tutela dei diritti fotografici e alla costituzione di un archivio video-fotografico nazionale. E poi tanti altri argomenti, tutti da sperimentare durante il workshop in grotta.

 

Scintilena: E poi le proiezioni, la mostra fotografica e il concorso…

Maurizio: Esatto. SFC è nato anche con le proiezioni, la mostra e il concorso, per cui non possiamo farle mancare. L’impegno più grande, tuttavia, lo hanno richiesto le tavole rotonde. Saranno le discussioni tematiche, quindi, le vere protagoniste del contest di quest’anno.

 

Scintilena: La speleologia, al contrario dell’alpinismo, è sempre stata un po’ ignorata dai media. Pensate che SFC, tramite la fotografia e i filmati, possa avvicinarla di più alla gente?

Maurizio: Sicuramente. SFC è nato soprattutto per questo. Già adesso importanti riviste fotografiche si sono interessate a noi. Zoom Magazine, una delle principali testate fotografiche internazionali, pubblicherà un’articolo dedicato ad SFC nel numero di maggio-giugno 2006 e le foto dei vincitori del concorso nel numero di settembre-ottobre 2006. Anche Il Fotografo, importante rivista italiana, ci riserverà la stessa attenzione, pubblicando un articolo e le foto dei vincitori. Inoltre Il Fotografo, quale sponsor della manifestazione, premierà i primi tre classificati con una coppa e due targhe. E poi ci sono le testate turistiche, come TuttoTurismo che ci ha già chiesto di poter scrivere un articolo su SFC. Come vedi, sempre più gente si sta dedicando alla speleologia.

 

Scintilena: Merito di SFC?

Maurizio: Ci piace credere di aver dato il nostro contributo.

 

Scintilena: In bocca al lupo, allora…

Maurizio: Crepi il lupo… ci vediamo tutti a Seravezza.

Ulteriori informazioni sullo Speleofotocontest: http://www.speleofotocontest.com/

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