Nello spettacolare scenario dell’insediamento rupestre di Zungri (VV) gli speleologi calabresi hanno “invaso” il famoso sito della provincia di Vibo Valentia.


Sulle alture che dominano sulla Costa degli Dei un gruppo misto di speleologi provenienti dal Liocorno di Cassano alla Ionio (CS), dal Cudinipuli di Cosenza e Le Grave di Verzino (KR) hanno esplorato le aree limitrofe al sito archeologico più importante della provincia calabrese su invito dell’amministrazione comunale, sensibile agli input che la speleologia calabrese ha dato e darà alla ricerca storica sul territorio di Zungri. Compito degli speleologi era la ricerca, il rilevamento e la segnalazione di ulteriori evidenze che potessero essere collegate al sito rupestre già meta del turismo nord europeo più che italiano. Presenti componenti la Commissione Catasto Cavità Artificiali della SSI supportati dai responsabili del Museo della Civiltà Rupestre e Contadina di Zungri. Il risultato più importante è stato registrato nella possibilità di ampliare l’area di fruizione che potrà ben presto essere allargata a nuovi insediamenti messi in luce dalle attività di questi giorni.

L’insediamento delle case-grotte sembra risalire al X-XII secolo. Costituito da un centinaio di grotte, di varie dimensioni e forme, l’insediamento occupa una superficie di circa 3000 mq ed è considerato un caso unico, nel suo genere in Calabria.

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