Il 16 e 17 novembre 2019 si terrà a Udine, presso la sede del Museo Friulano di Storia Naturale, un corso sui sistemi informativi geografici (GIS) e il loro uso in speleologia. Il corso di II Livello SSI è organizzato dal Circolo Speleologico e Idrologico Friulano e dal CER FRiuli Venezia Giulia CNSS SSI ed è valido come aggiornamento per IT SSI.
Il programma del corso è visualizzabile sulla pagina del Comitato Esecutivo Regionale FVG.

Le grotte sono “oggetti” complessi e tridimensionali, ma per motivi pratici siamo stati costretti per quasi due secoli a rappresentarle usando disegni in 2 dimensioni, spesso dei simboli su un foglio bianco, Le grotte però sono inserite in un contesto geografico e la quantità di dati di cui disponiamo è cresciuta nel tempo, cambiando anche il modo di rappresentare il territorio. Abbiamo imparato da decenni a rappresentare la complessità delle aree carsiche usando una rappresentazione spaziale degli “oggetti” che chiamiamo grotte. Ad esempio indicando su una mappa la posizione degli ingressi. Ci siamo anche abituati a interagire con delle banche dati che consentono di visualizzare informazioni complesse con un semplice clic.

Recenti sviluppi delle tecniche di elaborazione elettronica dei dati hanno reso sempre più comune l’uso dei modelli digitali del terreno per creare mappe personalizzate. Un Sistema Informativo Geografico (Geographic Information System – GIS) consente di fare tutto questo creando una mappa che unisce tutti i livelli di quelle tradizionali, personalizzabile e aggiornabile direttamente dagli utenti che possono inserire i propri dati su una base fornita da autorità come le amministrazioni regionali o gli istituti di ricerca nazionali. Un GIS può fare molto più che creare dei bei disegni. Un GIS è creato per analizzare i dati e permetterci di ottenere informazioni ulteriori partendo da ciò che abbiamo acquisito sul campo, unendo i nostri rilievi, osservazioni, basi cartografiche in un unico progetto complesso da cui estrarre informazioni e modelli più avanzati. Tutto questo è oggi possibile acquisendo dati pubblici e utilizzando un software open source molto diffuso, QGIS.

Il 16 e 17 novembre 2019 a Udine, speleologi che usano professionalmente questi strumenti forniranno agli interessati gli elementi per iniziare a utilizzare i sistemi informativi geografici, migliorando così la propria capacità di gestire dati territoriali complessi per lo studio delle aree carsiche. l corso si propone di introdurre gli speleologi all’ambiente GIS, acquisendo le nozioni e il metodo di lavoro necessario per gestire un grande numero di dati geografici e topografici diversi, effettuando calcoli di tipo statistico e visualizzando anche con modelli 3D i sistemi carsici e i massicci in cui si sviluppano. In questo ambito.

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