Alcuni studiosi della Cueva de Nerja stanno mettendo a punto un prodotto chimico per eliminare le muffe e le alghe che crescono nelle concrezioni delle grotte turistiche.
Il fenomeno della crescita di vegetazione nelle grotte è causato sostanzialmente dalla illuminazione fissa che si va ad installare nelle grotte turistiche; i turisti portano dentro spore di funghi e muschi, attaccate sotto le scarpe, e quando vanno a depositarsi in zone illuminate cominciano a svilupparsi e a “colorare” di verde l’ambiente circostante.
Il problema si riesce a limitare se le luci vengono accese solo nel momento del passaggio dei turisti, con l’utilizzo di lampade che emettono frequenze di luce che non permettono la sopravvivenza dei vegetali con la fotosintesi. Non credo che qualcuno abbia mai pensato di far indossare calzari tipo “camera operatoria” ma anche quello potrebbe essere un buon metodo per non far arrivare le spore sottoterra.
Funghi e alge non solo “macchiano” la concrezioni, ma le corrodono e soprattutto alterano l’equilibrio chimico della grotta e la delicatissima biologia dell’ambiente ipogeo.
Per andar di male in peggio, gli spagnoli vorrebbero provare a risolvere il problema con un preparato a base di acqua, idrogeno e calcio, poco più di acqua ossigenata con alte concentrazioni di questi elementi. Mi ricordo che l’acqua ossigenata era un disinfettante, quindi qualche problema dal punto di vista biologico lo crea lo stesso.

La notizia qui, in spagnolo:
http://truji-espeleo.blogspot.com

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