Geografo, geologo e paleontologo di fama internazionale.
Per chi non lo conosce, ha iniziato a fare speleologia alla fine degli anni ’30.
Subito dopo la guerra è stato il promotore della rifondazione del Circolo Speleologico Romano.
Si è quindi laureato in Geografia e ha pubblicato “I fenomeni carsici e la speleologia nel Lazio”, opera fondamentale per gli speleologi e per la conoscenza del territorio, nel quale, oltre a descrivere tutte le grotte conosciute all’epoca, descrive il fenomeno carsico della regione in tutti i suoi aspetti.
Inoltre ha scritto numerosi articoli su speleologia e carsismo. Con i suoi studi ha rappresentato soprattutto la speleologia scientifica.
Alla fine degli anni ’50 termina la sua attività speleologica, pur restando in contatto con l’ambiente speleologico e in particolare con il Circolo.
Nel corso della sua intensa attività di ricercatore è stato, fra l’altro, il Capo Scientifico della prima spedizione scientifica italiana in Antartide nel 1968 – 1969, curata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme al Club Alpino Italiano, e della seconda del 1973 – 1974.
Negli ultimi anni si occupava di paleontologia.

Ciao
Gianni Mecchia

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