Si é costituito nel 2017 un nuovo gruppo speleologico che si occupa di ricerca speleo e canyoning, composto da soci molto attivi provenienti da altri gruppi locali, con sede a Treviglio (Bg) e con presidente Monia Casaletti. Opera in diverse aree carsiche lombarde tra cui il Sebino bergamasco e bresciano, l’area della Presolana-Ferrante (Bg), della Concarena e Monte Guglielmo (Bs). Le novità esplorative non sono mancate e a breve verrà reso visibile il sito dedicato e la pagina facebook. Praticamente tutti i soci sono componenti anche del Val Giongo Project, progetto che studia il carsismo della Val Giongo (Bg).

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Già su Speleologia in rete e nei numeri ultimi, sono uscite le news, e speriamo che con l’attività estiva non manchino sorprese.
L’estate scorsa si é svolto Presolandia 2017 (Speleologia n.77, e in rete https://youtu.be/schrIRE8Bu8), ovvero la ripresa metodica delle ricerche nell’area dopo una “ferma” di parecchi anni (2000). Sono state scoperte 205 nuove cavità da inserire a catasto ma la gran parte ancora da approfondire, e circa una cinquantina sono solo localizzate. E si sommano alle già conosciute, che verranno riaggiornate. Tra le novità, l’Abisso Provvedimenti Seri, esplorato verso la fine della stagione fino a -100 m., ma già nei prossimi weekend saranno riprese le esplorazioni negli abissi Man In Black, Mondo Parallelo e La Ghiacciaia del Ferrante.
Presolandia 2017: il plateau del Mare In Burrasca... - Foto Nicola Belotti
Presolandia 2017: il plateau del Mare In Burrasca... - Foto Nicola Belotti

A questa ricerca, appoggiata da enti locali, si sono uniti il Val Giongo Project, il GS Varese e il GG Tassi. Ed é aperta a tutti coloro volessero collaborare. L’area ha un potenziale enorme, il calcare é lunare, é molto vasta e le vette toccano i 2500 metri…
Sul prossimo numero di Speleologia ci sarà un bel contributo proprio sulle ricerche in Val Giongo (Bg).
Nel Sebino occidentale ci sono diverse belle novità. La prima E’ Maneepool Ragah (Tavernola Bergamasca – Bg), freatico completamente fossile ad altezza lago, che ha regalato mezzo chilometro di gallerie riccamente concrezionate e cristallizzate. Per questo motivo in accordo con l’amministrazione, l’accesso é stato regolamentato e attualmente si é in attesa di una soluzione che permetta di accedere senza arrecare danni, in quanto anche il solo passaggio umano é disastroso. A breve sarà in rete un video che testimonia il senso di questa tutela. Sono state fatte solo 5 visite per topografia e servizio videofotografico.
Maneepool Ragah: tutta così - Foto Max Pozzo
Maneepool Ragah: tutta così - Foto Max Pozzo
Gronehenge: gentaglia... - Foto Max Benes
Gronehenge: gentaglia... - Foto Max Benes

Sempre nella stessa area carsica, nel settore che dovrebbe riguardare l’idrologia sotterranea della nota sorgente Acqua Sparsa di Grone – Bg (quota 350 m circa), é in svolgimento il progetto “Disperse Acquae”, e si é passati a Gronehenge, una bella voragine individuata 6 anni fa da M. Pozzo (allora socio e presidente di Progetto Sebino) e un altro socio, ed esplorata per pochi metri assieme al GG Tassi. Ferma dal 2013, si é deciso di riprendere la rimozione di una frana gigante, puntellandola con tronchi di albero. La cavità ha regalato grossi ambienti che scendono in verticale, e promette bene, attualmente il rilevato é di circa 200 metri e il dislivello 50 m, ma l’aria all’interno é furibonda e l’ingresso é in piena cresta a quota 1180 metri. Altre cavità in zona promettono ulteriori risultati.
Il settore canyoning ha un’attività molto fervida, guidata da Marcello Figaro Carminati. Sempre in accordo con il Comune di Tavernola Bergamasca, si é concluso il Progetto Forra del Rino, con l’attrezzaggio di un percorso fruibile con accompagnamenti, e sarà inaugurato verso la metà del mese di luglio.
Vorremmo informare che dal prossimo week end riprenderanno i campi di Presolandia 2018, a cui chiunque può collaborare. I gruppi coinvolti sono gli stessi dell’anno scorso, con cui ormai si esplora in bellissima armonia. Vista l’intensità di ingressi e la difficoltà di posizionamento, si sta studiando un sistema di riprese in fotogrammetria aerea con droni, e relativa modellazione 3D, per poi inserire i rilievi degli abissi e altre peculiarità geo-cartografiche.
E non ci dimenticheremo mai di ricordare il nostro primo socio, ovvero Fabrizio Dal Corso, scomparso tragicamente quest’inverno durante un’immersione nel Lago di Como. Fabry credeva molto in questa ricerca, e certamente sarà sempre con noi a fare il mattacchione.

Max Pozzo
Underland

Gronehenge: l'ingresso - Foto Frency Giammarusti
Gronehenge: l'ingresso - Foto Frency Giammarusti

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