Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, su suggerimento della Società Speleologica Italiana ha nominato Gianluca Selleri, Presidente della Federazione Speleologica Pugliese, come membro della Commissione della Riserva dell’area marina protetta “Porto Cesareo”.

I componenti della Commissione di riserva dell’area marina protetta “Porto Cesareo” sono i seguenti:
1. Dott. Nicola Fabozzi, rappresentante designato dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con funzioni di
Presidente;
2. Dott.ssa Eleonora Bianchi, designata dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
3. Comandante T.V.(CP) Fabio Luigi Palombella, rappresentante della Capitaneria di Gallipoli su proposta del Reparto ambientale marino
presso il Ministero dell’ambiente;
4. Dott.ssa Sabrina Agnesi, designata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (I.S.P.R.A.);
5. Dott. Gianluca Selleri, designato dalle associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative riconosciute dal Ministero
dell’ambiente.

Con successivo provvedimento si provvederà all’integrazione della Commissione di riserva con la nomina del rappresentante designato dalla Regione Puglia e del rappresentante designato d’intesa tra i Comuni rivieraschi interessati.

E’ un’ottima notizia che pone la SSI, la Federazione Pugliese e gli Speleologi ad un livello alto, di competenza, garanzia di serietà e qualità.

Gianluca Selleri dice: “l’Area Marina Protetta è un Parco Nazionale; l’AMP Porto Cesareo è una delle più estese d’Italia ed ha competenza su un ampio tratto di Mare che si estende tra Punta Prosciutto e Porto Selvaggio e sulla rispettiva costa che ricade nel demanio marittimo. Si tratta di un territorio ricco di grotte emerse di grandissimo rilievo archeologico (Grotta del Cavallo, Grotta Uluzzo) e grotte sottomarine. Su queste ultime si esercita una forte pressione antropica connessa alla loro frequentazione da parte di numerosissimi diving.
L’AMP Porto Cesareo è nata anche grazie all’instancabile lavoro di Pietro Parenzan che al pari di Anelli è stato anche lui padre della speleologia scientifica in sud Italia. Fa piacere pensare che a distanza di circa 30 anni dalla costituzione del parco, gli speleologi possano tornare a far valere da un tavolo privilegiato la loro sensibilità ambientale nelle scelte di tutela e sviluppo di quest’area.

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