Faccio un resoconto della seconda squadra entrata venerdì mattina a W Le Donne (Grigna Settentrionale, LC), lasciando agli altri la parola se vogliono aggiungere dettagli soprattutto sulla prima squadra.
Eravamo Giorgio Pannuzzo (G.S.B. Le Nottole), Giuseppe Spitaleri alias Spit (G.S.Siracusano), Gianluca Selleri (G.S. Leccese ‘Ndronico), Alessandro Rinaldi alias Alex (S.C. C.A.I. Romano di Lombardia), Mirko Mangini (G.R.Carsiche) ed io (G.G. Milano). Siamo partiti venerdì mattina presto e nel primo pomeriggio siamo entrati in grotta. La neve era molto meglio di domenica scorsa e si saliva senza ciaspole e ramponi sino all’entrata.
In serata eravamo al campo base e siamo andati subito nei sacchi a pelo puntando la sveglia alle 3 del mattino di sabato. Se non che, dopo poco, non avendo ancora avuto il tempo di chiudere gli occhi, abbiamo sentito le voci della prima squadra [Aldo Gira (S.C.Orobico), Fabio Bollini (Cani Sciolti), Romeo Uries (S.C. C.A.I. Romano di Lombardia), Maurizio Calise alias Maukal (G.G. Milano)] che tornava dal campo di -1100 per cominciare a dirigersi verso l’uscita… Ci hanno raccontato che il sifone si era riempito di circa 1/1.5m rispetto all’ultima uscita di un mese e mezzo fa e quindi hanno dovuto pompare 6 ore per svuotarlo! Una volta abbassato il livello sono comunque riusciti a proseguire e esplorare altre nuove gallerie anche se il tempo a loro disposizione era ormai poco. Tra le altre attività, hanno fatto un ottimo lavoro per fissare il tubo della pompa alla parete e tentato di deviare lo stillicidio oltre il sifone.
Con un po’ di perplessità sul da farsi (festeggiare le 30 ore senza dormire, nel fango a -1100, personalmente mi lasciava un po’ dubbioso), ci siamo cambiati e siamo partiti alla volta del Ramo del Cobra.
Purtroppo a Pucjowsky Giorgio ha trovato la sua stagna rotta, evidentemente qualcuno si era dimenticato di avvisare che l’aveva rotta ed è dovuto tornare al campo base anche perché in effetti non abbiamo gestito bene le squadre e i tempi. Intanto Spit ed io ci eravamo dedicati al rilievo a partire dal sifone di -1145m. Una volta superato il passaggio allagato ho visto le arrampicate che aveva fatto Davide e sono rimasto un po’ deluso dal posto che me lo aspettavo certamente migliore, anzi devo complimentarmi con Davide perché effettivamente ha fatto bene a credere nel luogo! Sopra le arrampicate invece l’ambiente diviene maestoso, con una grossa galleria che termina dopo svariate decine di metri su un enorme pozzo largo almeno 15m. Gianluca e Alex hanno sceso il pozzo, profondo 35m e al fondo sembra esserci un sifone. Il posto è comunque da rivedere perché non si capiva bene se era un sifone o un gigantesco lago… Dopo il traverso sul pozzo si prosegue in ampie gallerie larghe mediamente 5-6m e alte un paio. Le condotte sono abbastanza pulite dal fango, con qualche sasso sparso sul fondo e in alcuni punti si vedono bellissimi scallops. Le morfologie sono fantastiche e rilevare camminando con il sacco in spalla è davvero curioso per il fondo di WlD (nei freatici di DX normalmente si rilevava sdraiati mezzi immersi nel fango liquido…). La via prosegue in discesa, anche se alterna tratti in salita: probabilmente trattasi di antichi sifoni ormai fossili. La direzione è buona perché punta diretta verso Fiumelatte, anche se ci fa capire che per arrivare a Fiumelatte ci metteremo una vita!
Abbiamo rilevato sostanzialmente l’asse principale tralasciando diversi bivi, alcuni esplorati solo per i primi metri. Alcuni di questi sicuramente vanno avanti anche con prospettive ottime: ci sono cunicoli, galleriette e sfondamenti! In fondo alla galleria principale, gli ambienti si restringono e si procede in un cunicolo fangoso in salita. Abbiamo rilevato le prime decine di metri, seppure Spit sia andato avanti altri 100m, poi è tornato indietro anche se proseguiva. La cosa curiosa è che in questo cunicolo terminale l’aria va verso un ingresso alto, con vento forte. Nel sifone svuotato la circolazione d’aria era quasi assente (cosa che mai mi sarei aspettato!) e nelle gallerie nuove è per un certo tratto in senso contrario, segno dunque che ci siamo persi qualcosa di grosso! A Pucjowsky invece c’è il consueto vento gelido che si dirige verso un’entrata bassa ignota nei Freatici di Destra di -1100m.
Alex e Mirko hanno cominciato a tornare verso Pucjowsky. Spit e Gianluca si sono messi a scendere un pozzo da 20m attivo. Nel frattempo io ho rilevato un cunicoletto che torna sul pozzo e traversato sopra un pozzo con un lago. Al di là c’è una forra veramente bella, che ho seguito per una ventina di metri, poi si sdoppiava… ho lasciato alla prossima volta l’ovvia prosecuzione! Nel frattempo Gianluca e Spit erano ancora dietro a scendere il pozzo, allora mi sono avviato anche io verso Pucjowsky. Hanno sceso il pozzo e seguito una forra che dapprima attiva, poi fossile, prosegue per circa 200m (dislivello complessivo circa 60m), fermandosi su un pozzo di 10m a circa -1260m. Ambienti anche qui ampi e vari bivi tralasciati… Parrebbe impostarsi parallela alle gallerie principali (cioè parallela all’asse della sinclinale).
Una volta giunti al campo base di -900m ci siamo finalmente fatti una bella dormita e poi siamo usciti scaglionati. Giorgio ed io siamo stati gli ultimi e siamo arrivati fuori ormai al tramonto.
In conclusione, per tirare un po’ i resoconti dell’uscita: sono stati rilevati circa 700m. Il punto più fondo rilevato nelle gallerie è -1220m (da ingresso alto del complesso), dunque in sostanza sono gallerie solo in leggera discesa. Altri 400/500m già esplorati non sono stati rilevati. Il punto più profondo del complesso rimane per ora i -1313m nei freatici di DX, lo sviluppo complessivo è di 23.9km rilevati. Le ultime gallerie rilevate hanno raggiunto ormai la Val Laghetto, logicamente 1km sotto terra… Riguardo ai corsi d’acqua: si sono incontrati due torrenti con portata entrambi pari a qualche litro al secondo (il primo è quello sul Pozzo Dario Basola, il secondo nella forra scesa da Spit e Gianluca). Le rimanenti gallerie sono fossili eccetto che per qualche laghetto e torrentello secondario.
Da fare c’è tantissimo, peccato solo che il sifone si sia rilevato ben più ostico del previsto. C’è uno stupido stillicidio che si è tentato di deviare con un telo, ma si vedrà nella prossima uscita se effettivamente funziona o meno. Peccato perché cade proprio nel punto dove vi è lo spartiacque e se cadesse qualche metro in là, probabilmente il sifone sarebbe vuoto…

Un grosso ringraziamento mi sembra doveroso farlo al Rifugio Bogani (Mariangela, Enrico e Simona) che hanno aspettato me e Giorgio sino al buio facendoci un’ottima cena di patole, quanto meglio ci si poteva aspettare dopo una punta a WlD!

ciao
Andrea Maconi INGRIGNA!

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