Cari amici,
appartengo al GIRC dove curo tra l’altro le problematiche legate alla White Nose Syndrome, comprese le Linee Guida per la prevenzione.
Vorrei fornire alcune precisazioni sull’argomento, evitando la diffusione di notizie allarmistiche ed inesatte.
La WNS sta decimando le colonie americane (la stima attuale è di 1,5 milioni di pipistrelli morti) ma è importante sapere che questa epidemia non è presente in Europa (nè in alcuna altra parte del mondo).
Il fungo Geomyces destructans, che in USA è associato alla malattia, è presente anche in Europa, ma da noi i pipistrelli con il fungo bianco non presentano alcun sintomo e sono vivi e vegeti; quindi nessuna “syndrome” , nessuna malattia in Europa (e in Italia). Il recente articolo sul rinvenimento in Francia di un pipistrello con il fungo Geomyces destructans conferma pienamente questo dato ma la notizia è stata invece
male interpretata creando un panico del tutto ingiustificato.
Sono in corso di pubblicazione articoli che riportano la presenza di G. destructans su chirotteri di almeno otto stati europei, sempre senza alcuna mortalità di massa del tipo di quella americana.
E’ probabile che anche in Italia si scoprirà la stessa situazione: presenza del fungo ma nessuna malattia, nessuna WNS.
Già un articolo del 1962 attestava la presenza del genere Geomyces (altre specie, non il G.destructans) nel terreno di grotte piemontesi, senza
alcuna conseguenza per i pipistrelli presenti.
Tra le ipotesi vi è quella che il G. destructans, presente in Europa, abbia acquisito virulenza una volta trasportato accidentalmente negli USA (da speleologi?). In altre parole, i chirotteri europei potrebbero essere resistenti all’azione distruttiva del fungo bianco. Del resto si possono ricordare le epidemie disastrose causate nelle Americhe dagli europei dopo la scoperta di Cristoforo Colombo.

Ripeto che è importante informare in modo corretto e prendere in ogni caso le opportune precauzioni per evitare di diffondere, al di là della WNS, ogni possibile organismo da una cavità all’altra, il che può costituire sempre una forma, anche pericolosa, di inquinamento biologico.
Se è vero che da noi la WNS non c’è, è anche vero che potrebbero pur sempre manifestarsi forme nuove di questa malattia o anche infezioni ancora ignote.
Purtroppo malattie sconosciute sono sempre in agguato, come è avvenuto per la chitridiomicosi degli anfibi e il “Colony Collapse Disorder” delle api.

Un cordiale saluto.

Marco Riccucci

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