“E’ facile la discesa in Averno;
la porta dell’oscuro Dite è aperta notte e giorno;
ma ritirare il passo e uscire all’aria superna,
questa è l’impresa e la fatica. Pochi, che l’equo
Giove dilesse, o l’ardente valore sollevò all’etere,
generati da dei lo poterono. Selve occupano tutto
il centro, e Cocito scorrendo con oscure sinuosità lo circonda.”
(Eneide, VI, vv. 126-132)
“V’era una [...]