L’impervio versante Nord della catena montuosa che va dalla Corna Piana fino al Monte Secco, in Val Seriana (Bg), è stato preso in esame dal G. S. Valseriana Talpe già dall’anno scorso. Si tratta di un ambiente severo e difficile da perlustrare tuttavia le numerose aperture che si vedono occhieggiare dalle sue pareti sono sempre state oggetto di sfrenate fantasticherie.
Finalmente l’anno scorso si è partiti con una prima arrampicata di 200 metri in piena parete per raggiungere un impressionante apertura che però si è rivelata come il solito nicchione annerito dai licheni.
Senza perdersi troppo d’animo a metà novembre si riprova e questa volta la grotta c’è, grande, pianeggiante, ventosa.

La condotta (foto G. Tomasi)

I primi 500 metri sono costituiti da una antica condotta che punta dritta a sud, verso la sorgente Nossana, la più importante della bergamasca. Subito si parla di “collettore” ma più avanti le cose cambiano, si arriva sull’attivo, si risalgono camini e si trova un nuovo piano di gallerie fossili che cadono a loro volta con pozzi su altri attivi. L’esplorazione è appena ripartita dopo una lunga pausa invernale, ci aspetta quindi una intensa stagione di lavoro che continuerà anche con le arrampicate all’esterno.
Lo sviluppo attuale è di quasi due chilometri

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