Sabato 4 dicembre si svolgerà un incontro di speleologia a Casola Valsenio, organizzato dall’Associazione Speleopolis in collaborazione con La Venta, Società Speleologica Italiana e Montagne360

Viaggio nel continente buio è una iniziativa delle Giornate Nazionali della Speleologia nell’Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo, che si terrà a Casola Valsenio (RA) il 3 e 4 dicembre 2021. L’appuntamento è per la sera di venerdì 3, con un prologo al Cinema Senio “Storie di canmmini e camminatori”.

Dopo un periodo difficile e ancora complicato, a Casola Valsenio, città amica degli speleologi, ritorna la speleologia che conta.
Un incontro informale tra immagini e racconti sul viaggiare a piedi riscoprendo luoghi e persone, accoglierà i convenuti il venerdì sera alle 21 al Teatro Senio, mentre la giornata clou sarà sabato 4 dicembre, con la proiezione del film “Il Buco” di Frammartino, la presentazione del libro “Il Continente Buio di Francesco Sauro, l’anteprima del film “Luigi Donini”, e la presentazione del libro monografico “NAICA: La grotta dei cristalli” in collaborazione con La Venta.

Molti gli ospiti presenti, tari quali Massimo Goldoni, Natalino Russo, fotografo, scrittore e speleologo; Nevio Agostini, Direttore Enti Parchi e Biodiversità della Romagna; Sandro Bassi, giornalista, guida ambientale escursionistica; Luca Calzolari, Direttore di Montagne360, Tullio Bernabei, Francesco Sauro e Tono de Vivo.

Ricco il programma in allegato:
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Il continente buio – La Soglia, di Francesco Sauro
Dopo la prima presentazione all’incontro internazionale di speleologia Speleo Kamaraton a Marina di Camerota, nel corso delle prossime settimane vorrei raccontarvi con alcune riflessioni e immagini il viaggio nel profondo del mio libro “ Il continente buio”. Vi racconterò brevemente la filosofia di ogni capitolo, cominciando dal primo, “La Soglia”.
Quando ho cominciato a concepire quest’opera ancora non avevo bene in mente come questo racconto si sarebbe sviluppato. Proprio come quando ci troviamo sulla soglia di una nuova grotta sconosciuta e non sappiamo dove ci porterà quell’esplorazione. Basta un passo e siamo già immersi nell’ignoto, al di là del nostro limitato mondo della superficie.
La soglia, l’ingresso, di ogni grotta o abisso è sempre un luogo magico. Da lì, con l’accensione di una torcia di resina, iniziava il viaggio di iniziazione degli uomini antichi. Da quel limite, sopra di noi, non ci sarà più il cielo ma la roccia, e il buio ci avvolgerà completamente.
Ogni speleologo ha un suo ingresso preferito, molto spesso quello dove abbiamo fatto il primo passo verso il mondo sotterraneo. Per me quella caverna dove la luce si arrende al buio è il Covolo di Camposilvano nei Monti Lessini di Verona, custodito da Attilio Benetti, un grande uomo che ha acceso la mia curiosità di ragazzino. Chiunque superi la soglia, ha sempre un’ultima possibilità di voltarsi indietro ad osservare i giochi tra le luci e le ombre, ma poi l’attrazione del buio ci intrappolerà nella sua spirale infinita. In questo capitolo potrete seguire la storia del mio primo passo oltre la soglia, così simile nel sentire a quella di tante persone che sono rimaste stregate dal continente buio. Tra tante esplorazioni con attrezzature inadeguate, scoperte inaspettate, nelle montagne di casa, inizia quel viaggio che mi ha portato poi a varcare molte altre soglie in quasi tutti i continenti di questo pianeta. E ogni volta è la stessa emozione. È la consapevolezza che un nuovo viaggio di conoscenza sta per cominciare.

Per info:
info@speleopolis.org

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