A dieci anni dalla scomparsa, di Calligaris, una grande promessa mantenuta
Il cuore del Timavo ora batte con il tributo a due grandi esploratori del buio, Ruggero Calligaris e Patrice Cabanel
La Società Adriatica di Speleologia APS di Trieste ha ricordato Ruggero Calligaris a dieci anni dalla scomparsa, intitolandogli la caverna principale della Grotta Luftloch, nel cuore del sistema del Timavo.
Questa decisione suggella una promessa nata dieci anni fa tra amici e compagni di esplorazione: dedicargli quella parte di grotta che, nel sogno di Ruggero, avrebbe dovuto incontrare il fiume sotterraneo.

L’intitolazione, avvenuta lo scorso 14 agosto 2025, fa seguito alla dedica di un secondo ambiente al grande speleosub Patrice Cabanel.
Dedizione, amicizia e vent’anni di lavoro sotterraneo: sono questi gli elementi che caratterizzano la storia della Grotta Luftloch, esplorata dalla Società Adriatica di Speleologia APS, dove il 14 agosto 2025 si è svolta la cerimonia di intitolazione della Caverna Ruggero Calligaris.
Tutto ha avuto inizio esattamente dieci anni fa. Il gruppo di esploratori della SAS era ormai giunto a 250 metri di profondità, convinto di essere a un passo dalla meta finale: intercettare il corso del misterioso fiume Timavo. In quei giorni, però, le condizioni di salute di Ruggero Calligaris – storico socio e figura di riferimento del gruppo – stavano peggiorando.
E’ nata allora una promessa, tra entusiasmo e sconforto: “La caverna con il Timavo porterà il tuo nome.” Il pensiero ha acceso in Ruggero un sorriso che i compagni non hanno mai dimenticato. Pochi giorni dopo, quel sorriso si è spento, ma la promessa – come deve essere – è rimasta viva. Ci sono voluti quasi altri dieci anni di scavi, immersioni e rilievi per raggiungere finalmente il Timavo, e mantenere la parola data.
Oggi la caverna principale della Luftloch porta il suo nome: Caverna Ruggero Calligaris. E’ il tributo a un uomo che ha saputo trasmettere, più di chiunque altro, l’amore per il territorio e la tenacia della ricerca speleologica.

La Società Adriatica di Speleologia ricorda a questo proposito anche Patrice Cabanel, il giovane speleosub francese scomparso di recente, che aveva dato un contributo fondamentale al progetto Timavo System Exploration. Cabanel conosceva a fondo la speleologia italiana e aveva partecipato a molte esplorazioni tra Friuli Venezia Giulia e Abruzzo, oltre che al Raduno di Costacciaro nel 2024.
A lui è stata dedicata la parte della grotta dove il Timavo crea un suggestivo lago sotterraneo: la Caverna Patrice Cabanel, punto in cui gli esploratori avevano sempre sperato di trovare il collegamento con l’Abisso di Trebiciano (Labadníca), da dove Patrice avrebbe potuto idealmente riemergere.
La nuova intitolazione rappresenta un segno di riconoscenza e continuità: legando generazioni di esploratori a un unico sogno: comprendere il percorso sotterraneo del Timavo e raccontare, con passione e rigore, il cuore nascosto del Carso.

Chi era Ruggero Calligaris
Triestino, da sempre attratto dal Carso e dalla geologia, si laurea in Scienze Geologiche all’Università di Trieste nel 1982, con una tesi in paleontologia sui molluschi del Mediterraneo orientale, affiancata da tesine in stratigrafia e paleobotanica. L’anno successivo consegue l’abilitazione all’insegnamento di scienze naturali, geografia e chimica nelle scuole superiori.
Geologo, paleontologo e divulgatore instancabile, opera come esperto e consulente per la Dogana, la Soprintendenza, il Tribunale, l’Osservatorio Geofisico e soprattutto per il Museo di Storia Naturale di Trieste, dove è conservatore. Tra i suoi interessi scientifici spiccano le grotte e il Flysch triestino, le miniere di carbone, gli stagni e le cisterne carsiche.
Appassionato di didattica, promuove mostre e convegni.
Contribuisce anche alla valorizzazione dei sotterranei della Kleine Berlin, oggi tra i poli museali della speleologia triestina. E’ nel 1998 che, grazie all’interessamento di Ruggero, il CAT ha la possibilità di stipulare il contratto d’affitto per il rifugio antiaereo e bunker conosciuto – appunto – come Kleine Berlin.: sarà Ruggero stesso a condurre le prime visite guidate, a scopo turistico, per un paio d’anni.

Calligaris si distingue come geologo del Carso, autore di studi stratigrafici e scavi paleontologici nella Caverna Pocala, dove coordina ricerche internazionali e organizza, nel 2001, il 7th International Cave Bear Symposium. Uomo rigoroso e generoso, riesce ad unire concretezza e passione, cercando sempre il dialogo tra specialisti e appassionati.
Anche quando la salute lo mette alla prova, mantiene fino all’ultimo lucidità, ironia e amore per la conoscenza del Carso.

Riposa nel suo amato Carso dal 2015.
Fonte: pagina Facebook Società Adriatica di Speleologia https://www.facebook.com/Adriaticadispeleologia/posts/pfbid0361ABSkCo1SNpSRhodyURspfGxWUiCvgwzS2ojZoXuM8RHMFcXB1jnWBeHUkCBH7Ml