Una galleria allagata sotto viale Carlo Felice racconta la storia dei bombardamenti sulla città

Un rifugio dimenticato riemerge dal sottosuolo

Un rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale è stato individuato sotto i giardini di viale Carlo Felice, nei pressi di San Giovanni, a Roma.

L’esplorazione, condotta dall’associazione “Sotterranei di Roma”, ha riportato alla luce una galleria semi-allagata a 15 metri di profondità, utilizzata durante il conflitto dai lavoratori dell’ex deposito Atag, l’azienda che gestiva i trasporti pubblici della Capitale.

All’interno della struttura sono stati ritrovati elementi originali di autobus e tram degli anni Trenta, tra cui seggiolini, telai e un cruscotto di un mezzo Fiat, alcuni dei quali presentano ancora la storica verniciatura “bi-verde” introdotta nel 1927.

Il ritrovamento rappresenta una testimonianza materiale della mobilità cittadina dell’epoca e delle difficili condizioni vissute dai romani durante i bombardamenti della guerra.

Un rifugio tra le acque sotterranee

Il ricovero antiaereo, lungo circa settanta metri e rinforzato con murature in tufo e mattoni, è in parte invaso dall’acqua.

Per esplorarlo, i ricercatori si sono calati da un tombino con attrezzatura speleologica, avanzando in alcuni tratti con l’acqua fino alla vita. La galleria si trova in una zona ricca di cunicoli e cavità naturali, il che ha contribuito al suo allagamento nel corso del tempo.

Durante l’esplorazione sono stati individuati elementi strutturali che indicano l’uso del rifugio come riparo per i dipendenti dell’Atag. Alcuni rottami di autobus presentano fori che potrebbero essere stati causati dai bombardamenti subiti dalla città.

Dai bombardamenti al Giubileo: la storia del sito

Il deposito di Santa Croce in Gerusalemme fu costruito nel 1912 per ospitare i tram della linea diretta a piazza Colonna.

Negli anni Trenta, la struttura venne riconvertita in rimessa per autobus e stazione di servizio. Dopo il bombardamento del 13 agosto 1943, l’Atag decise di realizzare ricoveri antiaerei in diverse rimesse cittadine, compresa quella di Santa Croce, con un investimento complessivo di 1,2 milioni di lire dell’epoca.

Alla fine degli anni Novanta, l’area venne trasformata in giardino pubblico, e durante i lavori di restauro delle Mura Aureliane in occasione del Giubileo del 2000, la Sovrintendenza Capitolina intercettò la presenza del rifugio. Il sito è stato poi oggetto di studio da parte di “Sotterranei di Roma”, in collaborazione con il Gruppo romano amici della ferrovia.

Un patrimonio da valorizzare

La scoperta solleva interrogativi sul futuro di questo ambiente sotterraneo, che conserva tracce significative della storia urbana di Roma. Il recupero e la possibile apertura al pubblico potrebbero offrire un’opportunità per approfondire la memoria storica della città e il suo patrimonio nascosto. Gli studi sull’area proseguono con l’obiettivo di comprendere meglio il contesto storico e valutare interventi di tutela e valorizzazione.

Fonte: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/25_febbraio_27/roma-c-e-un-mondo-sotto-santa-croce-in-gerusalemme-fiumi-ipogei-e-bus-anni-trenta-nel-rifugio-antiaereo-dell-ex-atac-f844fba5-89fc-47de-8e6d-40ac3efc3xlk_amp.shtml