Notizia del National Geographicn News
Brian Handwerk
December 22, 2006

A team di archeologi ha scoperto, a loro dire, la prova più antica di ritualità dell’umanità.

Un gruppo di uomini africani potrebbe aver usato una caverna già 70.000 anni fa per cerimoniali legati al culto del pitone, cioè 30000 anni prima di quanto si pensasse finora per l’inizio dei rituali più antichi, almeno per quanto dice l’equipe di archeologi.

Il limite dell’intelligenza e anche della concezione dell’anima e dell’arte viene spostato sempre più undietro da nuove scoperte, si ricorda ad esempio il ritrovamento recente del gioiello più antico ritrovato nel 2004 sempre in una grotta africana (non mi ricordo con quale datazione).

“Il livello di concetti astratti dei popoli di quel periodo e la continuità dei loro modelli culturali è in anticipo rispetto a quanto sapevamo prima della preistoria, dice Sheila Coulson, una archeologa dell’Università Norvegese di Oslo.

Coulson e il suo collega Nick Walker basano i loro ritrovamenti su dei manufatti ritrovati nella Rhino Cave, una caverna scoperta nel 1990 in un angolo sperduto delle colline di Tsodilo nel Botswana.

I ricercatori hanno ritrovato al suo interno una grande roccia che rassomiglia ad un pitone gigante, con delle inclusioni naturali nella roccia che formano gli occhi e la bocca.

La pietra, di 6 metri per 2, ha centinaia di scanalature fatte a mano che starebbero a simboleggiare una scala.

Sotto la roccia del pitone, i ricercatori hanno trovato una parete in cui sono stati incastrati cristalli di quarzo nelle fessure e temono che durante i lavori di ricerca la roccia del pitone possa crollare sopra questa parete.

La squadra inoltre ha lavorato su un altro sito simile in Botswana, anche questo datato intorno a 77’000 anni fa.

I cristalli costtuiscono un centinaio di punti luminosi colorati, portati li da molto lontano e lavorati sul posto. Alcuni manufatti sono bruciati, e secondo gli archeologi anche il fuoco fa parte della distruzione rituale degli oggetti.

Ma le scoperte di Coulson sono state accolte con scetticismo dalla comunità scientifica che dice che molte affermazioni fatte a proposito della datazione del sito devono ancora trovare conferma ed è necessario effettuare nuove ricerche per capire lo scopo di questo sito.

Comportamento “Moderno”

Fino a poco tempo fa la maggior parte dei antropologi ritenevano che il comportamento umano “moderno”, che richiede il pensiero simbolico, non iniziasse fino a 40.000 o 50.000 anni fa, proprio quando l’uomo cominciava a migrare dall’Africa.

In Europa soprattutto, sembra esserci una esplosione di pensiero intorno ai 45.000 anni fa, ma una scoperta del 2001 fatta dall’archeologo Christopher Henshilwood sposta indietro di migliaia di anni questa presa di coscienza dell’uomo.

Il team di Henshilwood ha trovato alcuni manufatti specializzati in osso inciso e colorato con ocra rossa nella grotta di Blombos in Sudafrica e li ha datati a 70.000 anni fa, suggerendo che gli esseri umani che hanno lasciato l’Africa potrebbero già esibire i comportamenti “moderni„.

Il resto della notizia, in inglese, può essere letta a questo link

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