Un’escursione consapevole per riflettere sull’impatto ambientale delle cave di marmo
Un’iniziativa per la tutela delle Alpi Apuane
Domenica 9 febbraio 2025, dalle 10:30 alle 16:00, le Alpi Apuane saranno al centro di una mobilitazione nazionale intitolata “La montagna non si arrende”.
L’evento, promosso dall’associazione ambientalista Apuane Libere, include un’escursione consapevole al Monte Sagro, una delle vette più emblematiche della catena montuosa.
Questa iniziativa gratuita punta a sensibilizzare i partecipanti sul tema dell’impatto ambientale causato dalle attività estrattive nelle cave di marmo, che hanno trasformato questa area naturale in un caso emblematico di degrado paesaggistico e ambientale.
Un’escursione tra natura e consapevolezza
L’escursione, descritta dagli organizzatori come di facile difficoltà, offre l’opportunità di osservare da vicino le conseguenze delle cave di marmo, inserite tra i 43 disastri ambientali a livello mondiale secondo alcune classificazioni.
Durante la salita al Monte Sagro, le guide volontarie di Apuane Libere accompagneranno i partecipanti, condividendo informazioni e riflessioni sui problemi che affliggono l’area.
Conosciuto per il suo valore paesaggistico e geologico, il Monte Sagro è anche un luogo simbolico per comprendere l’impatto dell’estrazione del marmo, una pratica che negli anni ha inciso profondamente sull’ambiente e sulla biodiversità delle Alpi Apuane.
L’impatto delle cave di marmo sulle Alpi Apuane
Le Alpi Apuane rappresentano un patrimonio naturale unico, ma sono da tempo al centro di un dibattito legato all’attività estrattiva.
Le cave di marmo, rinomate a livello internazionale per la qualità del materiale estratto, hanno prodotto danni significativi al territorio.
Le operazioni di escavazione non solo modificano il profilo delle montagne, ma causano anche problemi di erosione, inquinamento delle acque e perdita di habitat per numerose specie animali e vegetali.
L’escursione consapevole al Monte Sagro si propone di portare alla luce queste problematiche, mettendo in evidenza come l’estrazione del marmo stia trasformando radicalmente il territorio e i suoi equilibri naturali.
La mobilitazione nazionale “La montagna non si arrende”
L’evento del 9 febbraio si inserisce all’interno di una più ampia mobilitazione nazionale intitolata “La montagna non si arrende”. L’obiettivo della campagna è quello di promuovere una riflessione collettiva sull’importanza di preservare le aree montane da interventi invasivi, evidenziando al tempo stesso le connessioni tra la tutela dell’ambiente e il benessere delle comunità locali.
Le Alpi Apuane, con la loro bellezza unica e i loro fragili ecosistemi, rappresentano un esempio significativo delle sfide che molte aree montane si trovano ad affrontare oggi.
La mobilitazione vuole quindi essere anche un momento di confronto e di sensibilizzazione sulle possibili alternative all’attuale modello di sfruttamento del territorio.
Come partecipare
La partecipazione all’escursione sul Monte Sagro è gratuita e aperta a tutti.
Gli organizzatori consigliano abbigliamento e calzature adeguate all’attività, oltre a una buona scorta di acqua e cibo per la giornata.
Per ricevere ulteriori informazioni o per confermare la propria adesione, è possibile contattare l’indirizzo email dedicato: apuanelibere@gmail.com.
L’appuntamento è fissato alle 10:30 e l’escursione si concluderà entro le 16:00.
Durante il percorso, le guide volontarie offriranno spiegazioni dettagliate sui fenomeni ambientali osservabili lungo il tragitto e sugli impatti delle attività estrattive.
Un invito alla riflessione
L’evento del 9 febbraio non vuole limitarsi a una semplice passeggiata, ma intende stimolare una riflessione più ampia sul rapporto tra uomo e ambiente.
Attraverso un’esperienza diretta sul campo, i partecipanti potranno osservare con i propri occhi le trasformazioni in corso sulle Alpi Apuane e prendere consapevolezza delle conseguenze di scelte economiche e produttive che hanno un forte impatto ambientale.
La giornata rappresenta un’occasione per chiunque voglia conoscere meglio questa realtà e contribuire, nel proprio piccolo, alla costruzione di una maggiore consapevolezza collettiva sui temi ambientali.