Uno dei peggiori disastri naturali in Svizzera negli ultimi 100 anni
Una tragedia annunciata
Blatten, Canton Vallese – La situazione sul Birchgletscher si è trasformata in una catastrofe annunciata.
Martedì 28 maggio, alle 15:30, una massiccia porzione del ghiacciaio è crollata verso valle, trascinando con sé l’enorme quantità di detriti accumulata nei giorni precedenti.
In meno di un minuto, il villaggio di Blatten è stato cancellato.
Senza vittime, per fortuna: per quanto risulti un disperso.
L’evacuazione ha evitato una strage
Le autorità svizzere avevano evacuato la zona già il 19 maggio, in seguito ai segnali di instabilità provenienti dal monte Nesthorn (3.822 m), sovrastante l’abitato. Le rilevazioni indicavano un movimento inarrestabile: 10 milioni di metri cubi di roccia in lento ma costante scivolamento verso il ghiacciaio sottostante.
Un movimento accelerato e inesorabile
Una frana di circa 3 milioni di metri cubi aveva già causato un abbassamento della montagna di oltre 100 metri, aumentando drasticamente la pressione sul Birchgletscher.
Il ghiacciaio, sottoposto a uno stress estremo, ha iniziato a muoversi fino a 10 metri al giorno.
Il crollo definitivo, accompagnato da due distacchi ravvicinati, ha generato una colata di detriti e ghiaccio che si è fermata a soli 400 metri dalle case ancora intatte.
Il fiume Lonza a rischio esondazione
Secondo l’emittente SRF, parte del materiale ha raggiunto il fiume Lonza, sollevando forti preoccupazioni per possibili inondazioni dovute all’ostruzione del corso d’acqua.
La portata distruttiva dell’evento è tale da mettere a rischio anche le zone a valle.
Nessuna vittima, ma un disperso
Fortunatamente, grazie all’evacuazione preventiva, non si registrano vittime immediate, ma una persona risulta al momento dispersa.
Il governo del Canton Vallese ha dichiarato la “situazione particolare”, vietando l’accesso all’intera area per ragioni di sicurezza.
Devastazione e paesaggio trasformato
Le immagini satellitari e i video pubblicati mostrano una scia di devastazione impressionante, con l’intera valle ridisegnata dalla violenza dell’evento. Secondo fonti locali, la portata del disastro potrebbe essere tra le più gravi mai registrate in Svizzera nell’ultimo secolo.
Monitoraggio continuo e allerta massima
Squadre di esperti e droni monitorano costantemente il sito per valutare nuovi rischi di crolli o esondazioni. Le autorità continuano a valutare l’evolversi della situazione in tempo reale, pronti ad intervenire in caso di ulteriori emergenze.
Il clima che cambia, la montagna che cede
Il cambiamento climatico, la fragilità geologica della regione e l’accumulo di detriti naturali hanno contribuito a rendere questo evento tanto devastante quanto inevitabile.
Resta ora il compito drammatico della ricostruzione, della messa in sicurezza della valle e della ricerca della persona scomparsa.
Il video della frana su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Y3xmfx5ipKY&t=51s
fonti: Ticinonews e SRF CH
photo credit: © SRF CH