Agosto 2017 – Gigi Casati, membro del Team dei Recordmen PSS – Spedizione in Croazia.
“Bottino esplorativo”: 910m di cui 450 di gallerie allagate e 460 di gallerie asciutte.

Da parecchi anni conosco Tihi (Tihomír Kova?evic) e da molti anni frequento la Croazia per esplorazioni speleosubacquee.
Quest’anno ho scelto obiettivi che privilegiassero la penetrazione in distanza: la sorgente di Kusa e quella di Vrnjika. Kusa nel 2006 mi aveva dato belle soddisfazioni in termini esplorativi. Lì riuscii a superare il secondo sifone la cui lunghezza in totale fu di 500m e trovai qualche diramazione che conduceva sempre in gallerie asciutte. All’epoca con Jean Jacques Bolanz, mio mentore, preferimmo concentrarci su altri obiettivi.
Quest’anno il gruppo affiatato formato da: Alessandro Giobbi, Carlo Venezia, Cristina Rainero, Davide Corengia e da me, parte il 29 Luglio per Kusa con l’intenzione di proseguire le esplorazioni. Sul posto ci aspettano inoltre gli amici croati del DDISKF. La prima immersione è dedicata a “carpire” qualche immagine limpida nel primo sifone perché, successivamente, l’argilla smossa renderà l’acqua torbida e… addio visibilità! Successivamente trasportiamo bombole di emergenza, scooter e attrezzature varie oltre il primo sifone (-48m per 250m di lunghezza) per preparare l’immersione nel secondo sifone (lungo 380m e profondo -53m). Tirato nuovamente il filo, ci concentriamo sul ramo più interessante. Arrampichiamo dieci metri di parete verticale e troviamo il terzo sifone: percorriamo gallerie fossili e ne esploriamo circa 250. Successivamente ci organizziamo per il superamento del terzo sifone (lungo 120m e profondo -10m). Al di là ancora enormi gallerie fossili che portano a un quarto sifone.
Prima di rientrare, completiamo la nostra esplorazione vagando in suggestivi ambienti ricchi di sculture di fango e di stalagmiti.
Sottostimiamo altri 230m di zone mai viste da nessuno. La settimana è trascorsa velocemente e Davide con Cristina rientrano mentre Alessandro, Carlo e io recuperiamo i materiali dalla grotta.
Ci spostiamo a Plaski per una nuova inaspettata avventura: gli amici croati e ungheresi hanno spostato circa 3mc di sassi per rendere accessibile la sorgente di Vrnjika.
Gogo speleosub croato si è già immerso fino a -42m. Organizzo la mia prima immersione. Bibo da 12 litri caricato con aria e un paio di bombole decompressive. L’andamento della grotta è abbastanza verticale: Gogo, per raggiungere i -42m, ha percorso 80m; io percorrendo una distanza 120m dall’ingresso scendo fino a -64m. Con una seconda immersione, proseguo per altri 60m quasi tutti oltre i -70m.
Abbiamo poco tempo e non posso sbagliare. Scendo a -84m di profondità e percorro altri 230m di gallerie abbastanza fangose: acqua limpida all’andata e al ritorno visibilità è ridotta anche a poche decine di centimetri.
Il “bottino esplorativo” della spedizione è di 910m di cui 450 di gallerie allagate e 460 sottostimati di gallerie asciutte.
Per il prossimo anno c’è ancora tempo, ma il mio cuore è impaziente di tornare e continuare a scoprire altri incredibili ambienti insieme a fantastiche persone.
Gigi Casati

Ringraziamenti: Tihomir Kovacevic, Gruppo DDISKF, Digitalmovie, Forward sottomuta, Easy Dive, Parisi mute, Poseidon, Suex scooter, Utengas, Vicenza Sub, Xdive illuminatori, il Team PSS.

https://www.pssworldwide.org/recordmen-team-pss.htm

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *