Il Prof. Danilo Russo dell’Università Federico II di Napoli presenta i risultati di uno studio sui pipistrelli e i cambiamenti climatici

Il Prof. Danilo Russo dell’Università degli Studi Federico II di Napoli ha recentemente presentato i risultati di uno studio che mette in luce come i cambiamenti climatici possano influenzare il comportamento e la biologia delle popolazioni di pipistrelli.

Questo studio rappresenta un importante contributo alla comprensione di come le specie animali rispondano alle variazioni climatiche e sottolinea l’importanza della ricerca scientifica nella conservazione della biodiversità.

Il Prof. Danilo Russo presenterà i risultati del suo studio venerdì alle ore 21:00 durante l’evento intitolato “Higher and Bigger: How Riparian Bats React to Climate Change”.

On line a questo indirizzo: https://facebook.com/events/s/danilo-russo-ti-racconta-la-ri/1115975466600507/

L’evento, organizzato da Cristiano Spilinga di Professione Natura, sarà un’occasione per approfondire le conoscenze sui pipistrelli e discutere delle implicazioni dei cambiamenti climatici sulla fauna selvatica.

La partecipazione all’evento è aperta a tutti gli interessati e rappresenta un’opportunità per conoscere da vicino il lavoro dei ricercatori italiani nel campo della conservazione.

I Cambiamenti Climatici e i Pipistrelli

Lo studio condotto dal Prof. Russo si concentra sui pipistrelli ripariali, specie che vivono in prossimità di corsi d’acqua e che svolge un ruolo cruciale negli ecosistemi fluviali.

I risultati mostrano che i cambiamenti climatici stanno alterando i modelli di comportamento di questi animali, influenzando la loro capacità di cacciare e riprodursi.

In particolare, l’aumento delle temperature e le variazioni nei regimi di precipitazione stanno modificando la disponibilità di prede e habitat, costringendo i pipistrelli a modificare le loro abitudini alimentari e di migrazione.

Implicazioni per la Conservazione

Le scoperte del Prof. Russo evidenziano la necessità di adottare misure di conservazione più mirate per proteggere i pipistrelli e gli ecosistemi di cui fanno parte.

La ricerca suggerisce che la conservazione delle aree ripariali e la gestione sostenibile delle risorse idriche sono fondamentali per garantire la sopravvivenza di queste specie.

Inoltre, lo studio sottolinea l’importanza di monitorare continuamente le popolazioni di pipistrelli per rilevare tempestivamente eventuali cambiamenti nel loro comportamento e adottare le misure necessarie per mitigarne gli effetti.

La Ricerca in Italia

Questo studio rappresenta un esempio significativo di come la ricerca scientifica in Italia stia contribuendo alla conservazione della biodiversità.

Il lavoro del Prof. Russo e del suo team dimostra l’importanza di investire nella ricerca naturalistica per comprendere meglio le dinamiche degli ecosistemi e sviluppare strategie efficaci per la loro protezione.

La presentazione dei risultati dello studio offre un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione dei pipistrelli e degli habitat naturali.

L’Importanza Ecologica dei Pipistrelli

I pipistrelli svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi, contribuendo all’impollinazione, alla dispersione dei semi e al controllo delle popolazioni di insetti nocivi.

I pipistrelli sono essenziali per la salute degli ecosistemi e per la produzione agricola.

Molte specie di pipistrelli sono impollinatori cruciali per piante come l’agave, utilizzata per produrre la tequila.

Senza i pipistrelli, la produzione di tequila sarebbe seriamente compromessa¹.

Inoltre, i pipistrelli consumano grandi quantità di insetti, contribuendo a ridurre l’uso di pesticidi in agricoltura e limitando la diffusione di malattie trasmesse da zanzare².

Le feci dei pipistrelli, conosciute come guano, sono una preziosa fonte di fertilizzante naturale per le piante, arricchendo il suolo di nutrienti essenziali³.

Nonostante il loro valore ecologico, i pipistrelli sono spesso vittime di pregiudizi e superstizioni.

Molte persone li vedono con timore e disgusto, associandoli erroneamente alla malattia e alla sfortuna.

È importante superare questi pregiudizi e riconoscere il ruolo vitale che i pipistrelli svolgono negli ecosistemi.

La conservazione dei pipistrelli è essenziale per mantenere l’equilibrio ecologico e garantire la salute degli ambienti naturali?.

¹: Scintilena
²: Scintilena
³: Scintilena
?: Scintilena


(1) “Pipistrelli: Tra Miti e Realtà Ecologica” – Scintilena. https://www.scintilena.com/pipistrelli-tra-miti-e-realta-ecologica/12/30/.
(2) Pipistrelli: Custodi dell’Ecosistema e Protagonisti della Cultura …. https://www.scintilena.com/pipistrelli-custodi-dellecosistema-e-protagonisti-della-cultura-popolare/12/29/.
(4) L’importanza dei pipistrelli – Scintilena. https://www.scintilena.com/limportanza-dei-pipistrelli/11/11/.

Pipistrelli e cambiamenti climatici: come reagiscono i pipistrelli ripariali

Uno studio di 24 anni rivela l’adattamento dei pipistrelli Daubenton ai cambiamenti climatici lungo un gradiente altitudinale in Italia centrale


Un recente studio condotto su un periodo di 24 anni ha documentato le reazioni dei pipistrelli Daubenton (Myotis daubentonii) ai cambiamenti climatici lungo un corso d’acqua in Italia centrale.

Questo studio ha rivelato come questi pipistrelli, noti per la segregazione sessuale altitudinale, abbiano modificato la loro distribuzione altitudinale e dimensione corporea in risposta all’aumento delle temperature.

Cambiamenti nella distribuzione altitudinale

Nel 2000, le femmine di pipistrello Daubenton erano assenti sopra i 900 metri sul livello del mare (m s.l.m.) nell’area di studio.

Tuttavia, con l’aumento delle temperature nel corso dei 24 anni, le femmine hanno spostato il loro limite altitudinale verso l’alto di 175 metri.

Questo spostamento è stato attribuito ai cambiamenti nel gradiente termico lungo il corso del fiume, che hanno permesso alle femmine di estendere il loro raggio d’azione a quote più elevate.

Aumento delle dimensioni corporee

Oltre allo spostamento altitudinale, lo studio ha rilevato un aumento significativo delle dimensioni corporee dei pipistrelli.

Questo fenomeno è stato attribuito a temperature più favorevoli nei rifugi, che hanno ridotto i costi termoregolatori per le femmine riproduttive.

Di conseguenza, le femmine hanno potuto investire più energia nella prole, portando a un aumento generazionale delle dimensioni corporee dei pipistrelli.

Stabilità dell’habitat

Durante il periodo di studio, la vegetazione ripariale è rimasta invariata, escludendo quindi i cambiamenti nella qualità dell’habitat come causa delle risposte osservate.

Questo suggerisce che le modifiche nella distribuzione altitudinale e nelle dimensioni corporee dei pipistrelli siano principalmente dovute ai cambiamenti climatici.

Implicazioni future

Il rapido spostamento altitudinale delle femmine potrebbe implicare una futura disgregazione delle strutture sociali consolidate, alterando la competizione intra- e intersessuale per i rifugi e il cibo.

Inoltre, dato il declino globale delle popolazioni di insetti, i pipistrelli di dimensioni maggiori potrebbero affrontare difficoltà nel trovare cibo sufficiente per sostenere le loro dimensioni corporee, aumentando così la mortalità.

Conclusioni

Lo studio evidenzia l’importanza di monitorare le risposte degli animali ai cambiamenti climatici per informare le strategie di conservazione.

La comprensione di come i pipistrelli ripariali si adattano ai cambiamenti climatici è cruciale per preservare i servizi ecosistemici che questi animali forniscono negli ecosistemi ripariali.

Riflessioni finali

La ricerca sui pipistrelli Daubenton lungo i corsi d’acqua in Italia centrale rappresenta un contributo significativo alla comprensione degli effetti dei cambiamenti climatici sulla fauna selvatica.

Ulteriori studi su altre popolazioni di pipistrelli sono necessari per approfondire le conoscenze e sviluppare strategie di conservazione efficaci in un contesto di cambiamenti climatici in continua evoluzione.