Un nuovo studio dell’INGV analizza l’evoluzione della deformazione del suolo e dell’attività sismica dal 2000 al 2023
Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha condotto uno studio approfondito sui Campi Flegrei, analizzando la deformazione del suolo e l’attività sismica dal 2000 al 2023.
I risultati mostrano una relazione esponenziale tra il sollevamento della caldera e il numero di eventi sismici, offrendo nuove prospettive sulla comprensione del comportamento del vulcano.
Lo studio
Un recente studio condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha analizzato l’evoluzione della deformazione del suolo e dell’attività sismica ai Campi Flegrei dal 2000 al 2023.
La ricerca ha quantificato l’accelerazione di questi fenomeni nel tempo, derivando una relazione esponenziale tra il sollevamento massimo della caldera e il numero cumulato di eventi sismici.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Communications Earth & Environment’ di Nature.
Metodologia
Il team di ricerca ha utilizzato i dati delle reti di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, analizzando i principali segnali geofisici registrati ai Campi Flegrei.
Lo studio non adotta modelli fisici specifici, ma si prefigge di rappresentare l’evoluzione della crisi in modo obiettivo e neutro attraverso un’analisi matematica rigorosa.
Risultati
I risultati mostrano una prosecuzione dell’accelerazione delle variabili geofisiche iniziata nel 2005. Il sollevamento del suolo segue un andamento parabolico con un’accelerazione media di circa 0,7-0,8 cm/anno².
Il tasso di terremoti, invece, è sovra-esponenziale, con oscillazioni di varia frequenza. Negli ultimi anni, si è osservata una riduzione di questi periodi di circa il 10-15%.
Relazione tra Deformazione e Sismicità
Lo studio ha evidenziato una chiara relazione esponenziale tra il sollevamento massimo della caldera e il numero cumulato di terremoti.
Questa relazione è diventata più forte a partire dal 2020, con l’avvicinarsi del sollevamento della caldera alla quota massima raggiunta durante la crisi del 1982-1984.
Questo comportamento può essere interpretato come un progressivo deterioramento delle proprietà meccaniche della crosta più superficiale dei Campi Flegrei.
Implicazioni Future
Le analisi aggiornate fino alla fine di ottobre 2024 confermano che gli andamenti individuati nel periodo 2000-2023 sono tuttora validi.
Al crescere della velocità di sollevamento aumenta anche la probabilità di terremoti nei Campi Flegrei nei mesi successivi.
Se tali andamenti continueranno, un ulteriore sollevamento della caldera potrebbe essere associato a tassi di attività sismica superiori a quelli registrati nel 2023.
La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile.
Tuttavia, offre nuove prospettive sulla comprensione del comportamento del vulcano e rappresenta un importante contributo alla geofisica dei Campi Flegrei.
Fonte: https://bit.ly/41bWEQP