Langord- Canada. Il Governo Provinciale per lo sviluppo della Bear Mountain sta commettendo un “genocidio culturale” con la costruzione di una strada che stà distruggendo una grotta Sacra agli Indiani d’America. Osservando quello che rimane dei resti della grotta, Cheryl Bryce, rappresentante locale dei Nativi si sente rammaricato e offeso, ma soprattutto arrabbiato con il Governo Centrale e con gli archeologi che hanno permesso la costruzione della strada, senza considerare cosa significhi la grotta per gli Indigeni.
In questo momento l’accesso alla caverna da parte dei camion è stato bloccato con ceppi d’albero. Durante i lavori, all’interno della caverna un lago sotterraneo è già stato riempito di copertoni di automobili, la vegetazione esterna vicino alla grotta è stata “raschiata via”. La protesta delle popolazioni autoctone rimarca il fatto che nella valutazione dei lavori non sono state interessate le rappresentanze dei Nativi, cosicchè questo scempio rischia di tagliare i ponti tra gli indiani e i loro antenati e le loro tradizioni.
Sembra che per effettuare una valutazione dei lavori sia stata ordinata la distruzione della volta della grotta e lo svuotamento del lago interno.
Le maestranze si difendono, assicurando di aver consultato i due migliori archeologi della città di Victoria (me cojoni!!! figurati se li avevano presi mediocri!!!) affermando che sarebbero stati salvati reperti archeologici ma non i luoghi sacri.
La notizia completa è sul Victoria Time Colonist

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