Le difficolta’ nel portare i soccorsi in ambienti difficili come la montagna e le grotte, la conoscenza dei rischi e degli incidenti piu’ frequenti, il rapporto con i sanitari che lavorano in ospedale e in ambulatorio: sono solo alcuni dei temi trattati durante il terzo corso di medicina d’emergenza ad alto rischio in ambiente alpino e speleologico organizzato dalla Scuola Nazionale Medici del Soccorso Alpino e Speleologico. Le lezioni, articolate su una settimana di lavori, mirano alla preparazione di dottori e infermieri alpinisti che si troveranno ad operare in situazioni di emergenza su scenari di montagna e non solo: Partecipano al corso 40 specialisti provenienti da tutta la penisola che durante l’opera di volontariato nel corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico si troveranno a dover gestire traumi in luoghi impervi. Il corso si chiudera’ venerdi’ 23 ottobre con una tavola rotonda dedicata alle prospettive del rapporto tra soccorritori in montagna e 118.
Fonte: Noi Tv, notizia segnalata dal blog dello speleo club garfagnana

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