Speleologia e microbiologia: il progetto di censimento dei batteri nelle grotte del Friuli Venezia Giulia

Un gruppo di speleologi e ricercatori, composto da Benedetta Rigo, Josef Vuch e Alberto Riva, ha presentato al Convegno Speleo 2025 di Gorizia uno studio dedicato al censimento della presenza di colonie batteriche denominate “batteri oro e argento” nelle grotte del Friuli Venezia Giulia.

Questi batteri si manifestano come macchie dorate e argentate sulle pareti delle grotte, visibili grazie all’illuminazione a LED e spesso ricoperte da piccole goccioline d’acqua.

Il progetto, avviato nella primavera del 2024, mira a raccogliere dati sulla distribuzione di queste colonie tramite la compilazione di un modulo online accessibile agli speleologi attivi nella regione[1].

Metodo di rilevamento e strumenti per evidenziare i batteri oro e argento nelle grotte del Friuli Venezia Giulia

Per facilitare l’identificazione delle colonie batteriche, il modulo online fornisce indicazioni per l’acquisto di una lampada LED UV filtrata, strumento che permette di evidenziare i batteri durante le esplorazioni.

Con questa lampada, le colonie batteriche di tipo “argento” appaiono colorate di azzurro o verde acqua, mentre quelle di tipo “oro” mostrano tonalità dal giallo intenso all’arancione.

Il progetto invita gli speleologi a documentare la presenza di queste colonie nelle grotte del Friuli Venezia Giulia, contribuendo così a una migliore conoscenza scientifica di un fenomeno ancora poco studiato[1].

Coinvolgimento dei gruppi speleologici del Friuli Venezia Giulia nel progetto di ricerca sui batteri nelle grotte

La Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia ha diffuso l’invito a tutti i gruppi speleologici affiliati, affinché i soci possano partecipare attivamente al censimento compilando il modulo online.

Tra i gruppi coinvolti vi sono l’Unione Speleologica Pordenonese CAI, il Club Alpinistico Triestino, il Gruppo Grotte Treviso e il Gruppo Grotte CAI Solve Belluno, che già collaborano con i ricercatori.

La partecipazione degli speleologi è considerata fondamentale per illuminare scientificamente un fenomeno che potrebbe avere rilevanza per la conoscenza degli ecosistemi ipogei e per la tutela ambientale delle grotte regionali[1].

Importanza della speleologia scientifica e collaborazione tra gruppi speleologici in Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia è una regione con una lunga tradizione speleologica e una rete attiva di gruppi che si dedicano sia all’esplorazione che allo studio scientifico delle grotte.

Le iniziative come il censimento dei batteri oro e argento si inseriscono in un contesto di ricerca multidisciplinare che coinvolge geologia, biologia e tutela ambientale.

La collaborazione tra gruppi speleologici e ricercatori contribuisce a mantenere viva questa tradizione e a promuovere una maggiore consapevolezza del patrimonio carsico regionale, che include sistemi di grotte di grande valore come quello del Canin, la grotta più lunga d’Italia[5][7].

Per ulteriori informazioni e per partecipare al progetto è possibile contattare gli organizzatori all’indirizzo mail screening.batteri@gmail.com e compilare il modulo disponibile online.

Compila il form: https://forms.gle/qxajMCvURLQiU55n9

La raccolta dati proseguirà nel corso del 2024, con l’obiettivo di ampliare la conoscenza scientifica delle grotte del Friuli Venezia Giulia attraverso il contributo diretto della comunità speleologica locale[1].

Fonti
[1] Gruppi Speleologici Friuli Venezia Giulia – Scintilena https://www.scintilena.com/gruppi-speleologici-friuli-venezia-giulia/06/14/
[3] “Sopra e sotto il Carso”: Ottobre 2024, un mese ricco di … – Scintilena https://www.scintilena.com/sopra-e-sotto-il-carso-ottobre-2024-un-mese-ricco-di-iniziative-speleologiche-e-storiche/11/12/
[4] Speleo 2022 Congresso regionale del Friuli Venezia Giulia https://www.scintilena.com/speleo-2022-congresso-regionale-del-friuli-venezia-giulia/08/31/