Notizia di Giorgio Pannuzzo

Si è appena conclusa la spedizione speleologica Tláloc 2008, effettuata
negli stati di Puebla e Chiapas (Messico) congiuntamente tra vari gruppi
Siciliani, Lombardi e Messicani.
Nello stato di Puebla abbiamo continuato le ricerche nel municipio di
Hueytamalco, nei dintorni del villaggio di Atepetaco.
Nella zona, già oggetto di due precedenti spedizioni nel 1998 e nel 2002,
c’è stata una vera e propria esplosione esplorativa, dopo la verifica di
segnalazioni e il ritrovamento di numerose cavità, tra le quali la Cueva del
Viento e la Cueva de Mama Mia, caratterizzate da ambienti maestosi e corsi d’acqua di tutto rispetto.La giunzione tra queste due grotte ha portato alla nascita di un sistema con circa 5 chilometri di sviluppo e tre ingressi.
L’obiettivo prioritario, cioè il collegamento tra questo sistema e il
Resumidero de Miquizco (quasi 2 km di sviluppo e 3 ingressi), è stato
mancato per pochissimi metri, ma molto probabilmente è solo una questione di tempo. La sua realizzazione creerebbe una spettacolare traversata dall’inghiottitoio principale alla risorgenza.
Molto peculiari le morfologie, con strati di calcare selcifero intercalati
da uno stranissimo conglomerato di tufo vulcanico. In uno dei laghetti della Cueva del Viento sono stati ritrovati persino pezzetti di pomice
galleggiante.
Anche l’aspetto biospeleologico è davvero sorprendente, con una incredibile varietà zoologica (tra cui pesci e gamberi) spiegabile probabilmente solo grazie a dei percorsi idrici spesso altalenanti tra tratti ipogei e tratti esterni. Anche l’imponenza degli inghiottitoi, che riescono a convogliare tronchi di ragguardevoli dimensioni, garantisce un notevole apporto di materiale organico.
Il sotano de los Cochinos è stato incrementato sia a monte che a valle e
adesso viaggia intorno al chilometro, sono state inoltre esplorate sommariamente diverse cavità “minori”: Huertas Tri, Cueva Gloria, Enchonada e altre, che comunque sembrano offrire prospettive interessanti.
Molte segnalazioni aspettano di essere controllate in futuro e le
descrizioni sono già più che allettanti.
L’entusiasmante esito delle esplorazioni ci ha indotti a sfruttare il più
possibile la nostra permanenza nel Puebla, così abbiamo dovuto
ridimensionare drasticamente il nostro programma speleologico in Chiapas.
Qui, con il gruppo speleo di Comitan abbiamo proseguito l’esplorazione di un interessante sotano, fermandoci a -80 per mancanza di corde (quasi tutte già rispedite a Città del Messico). La parte più emozionante è stato l’incontro ravvicinato con una grossa tarantola nera che stazionava a -70. Le dimensioni e l’aspetto della bestiaccia ci hanno adeguatamente messo all’erta, considerando che si tratta di una specie velenosa.
Come degna conclusione, un’esaltante prospezione aerea con un Cessna
pilotato da Omar, presidente del gruppo, ci ha dato una prospettiva
indescrivibile su una serie di maestosi sotanos che si trovano nel sud-est
del Chiapas, vicino alla frontiera col Guatemala. La loro difficilissima
accessibilità via terra ne ha impedito l’esplorazione speleologica, salvo
una sola eccezione, un pozzo di oltre 210 metri che purtroppo chiude alla
base.
I gruppi e i partecipanti della spedizione Tláloc 2008:
– Dello Speleo Club Ibleo (Ragusa): Francesca Vitale, Fabrizio
Camillieri, Salvatore Piccitto, Giancarlo Zaccaria e Angelo Iemmolo;
– Del Gruppo Speleologico Belpasso: Sara Virgillito e Noemi Manno;
– Del Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole: Giorgio Pannuzzo,
Andrea Corna, Renzo Gaiti e Danilo Brugali;
– Del Gruppo Grotte Milano CAI-SEM: Alberto Buzio;
– Del Gruppo Grotte i Tassi (Milano): Francesco Finali;
– Dello Speleo Club Orobico CAI (Bergamo): Francesco Merisio.
Per quanto riguarda, invece, la partecipazione messicana, erano presenti
diversi membri del gruppo URION (Jesús Dominguéz Navarro, Sergio Santana Muñoz, Claudio Cruz Garcia, Victor Cruz, Miriam Diaz, Mariel Moreno, Jorge B. Trujillo, Rodrigo Alvarez Ranchel, Gustavo Perez Montes, José Manuel Madrigal, Enrique, Cristina, Miriam).
Per la parte organizzativa, infine, ha dato un apporto insostituibile Jorge
Rueda Higareda.
La spedizione ha ottenuto i patrocini di SSI, UMAE, ESRL e FSRS ed è stata realizzata con il contributo tecnico di Alp Design.

Giorgio Pannuzzo
Tláloc 2008

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