MATERIALI SPELEO ALPINISTICI - lOCANDINA
CLUB ALPINO ITALIANO
Commissione Centrale per la Speleologia C.A.I.
SCUOLA NAZIONALE DI SPELEOLOGIA
G.S. Valtiberino CAI Sansepolcro – C.R.A.S.C.
Borgo Didattico – CENS Costacciaro
7 maggio 2011 ore 9.00
Incontro di aggiornamento e informazione sul tema:
Una importante rivoluzione nei test sui materiali speleo alpinistici e canyoning

Direzione e coordinamento: F. Salvatori (INS), M. Menichetti (INS), L. Poderini (INS), S. Consigli (INS), D. Bocchio (INS)

Primi confronti qualitativi e quantitativi fra prove statiche e dinamiche

Il fondamentale significato dei test che mettono in relazione le forze applicate con gli allungamenti che ne derivano

Definizione dei nuovi elementi di analisi:

* lavoro alla rottura
* velocità di deformazione

Programma sintetico

L’incontro inizierà (ore 9) con una breve premessa teorica sulle attuali prove sui materiali metallici e plastici.

Seguirà la presentazione dei primi risultati ottenuti con le nuove strumentazioni di misura nei laboratori di Costacciaro (CRASC – Centro Ricerche sulle Attrezzature Speleo-alpinistiche e Canyoning).

Dopo un breve intervallo per un buffet offerto dall’organizzazione ( ore 13) si proseguirà con l’esecuzione di test dimostrativi sull’influenza della velocità di deformazione e per il calcolo del lavoro a rottura.

Infine, alle ore 17, si darà vita a un confronto fra i partecipanti, i coordinatori dell’incontro e i componenti del gruppo di lavoro del CRASC.

Partecipanti e organizzazione

L’incontro è rivolto agli istruttori della SNS CAI (per i quali varrà come aggiornamento) e a tutti coloro, soci CAI e non, interessati a conoscere le nuove e più adeguate frontiere dei test sulle attrezzature speleo-alpinistiche e canyoning. Sono invitati a partecipare anche i rappresentanti delle Scuole di alpinismo e canyoning. Non ci sono limiti nel numero di adesioni.

E’ fortemente gradita un’adesione preventiva (entro il 5 maggio 2011) da inviare per e-mail (mail@speleocrasc.it) o fax (0759170400-0759170548). Di ogni partecipante dovrà essere comunicato: cognome, nome, via, numero civico, città, codice postale, telefono, posta elettronica (fac.), associazione di appartenenza (fac.), se si è in possesso della qualifica di IS o INS.

Le sedi dell’incontro potranno variare in base al numero di adesioni. Comunque esse saranno tutte nel centro storico di Costacciaro. Per l’alloggio e il buffet si utilizzerà la sede del Borgo Didattico – CENS in Via Galeazzi 5.

E’ possibile, dietro prenotazione preventiva, arrivare la sera di venerdì 6 maggio (pernottamento 22 euro, colazione 4 euro).

E’ pure possibile proseguire la permanenza a Costacciaro fino alla domenica (cena 17 euro, pernottamento 22 euro, colazione 4 euro).

Per chi volesse utilizzare il treno la stazione FF.SS. di riferimento è Fossato di Vico – Gubbio (8 km da Costacciaro) sulla linea Roma – Ancona, dove l’organizzazione su richiesta, potrà prelevare eventuali partecipanti.

Per ogni ulteriore informazione: tel. e fax 0759170400 0759170548; e-mail mail@speleocrasc.it

L’incontro nasce da un insieme di motivazioni di grande attualità.

Necessità di confronto – La Speleologia CAI e il CRASC sentono la necessità di confrontarsi con speleologi, alpinisti e torrentisti sui molti problemi che la situazione attuale propone per i test sulle attrezzature da progressione. Il semplice, tecnicamente, mondo della speleologia degli anni ’80 è un lontano ricordo ed ora siamo di fronte a un mondo complesso e con ampie frontiere, con un continuo proliferare di attrezzi, di marchi, proposte, realizzazioni, comunicazioni, delucidazioni, schede tecniche.
Complessità e incertezza delle proposte del mercato – In questa complessità, spesso tanto incontrollabile quanto penetrante e affascinante, si annidano fatti positivi ed negativi non facilmente valutabili se non con ricerche ad hoc con strumentazioni adeguate. Se con l’avvento della tecnica solo corde (siamo a metà degli anni settanta e all’inizio degli anni ottanta quando le uniche prove erano eseguite con l’Apparecchio Doderò per valutare semplicisticamente il numero di choc sopportati da una corda dinamica) il problema fu di definire le caratteristiche sconosciute dei pochi attrezzi che forniva il mercato agli speleologi, ora siamo nella situazione di quasi perderci nell’infinita gamma di proposte. E queste proposte quasi sempre risaltano per la mancanza di dati tecnico-scientifici che non siano dei banali carichi statici, il numero di choc sopportati, il peso, il colore e via di questo passo. Non un accenno all’interazione con gli altri attrezzi cui necessariamente vanno collegati nell’uso; non un accenno all’usura (una corda nuova non esiste, nella pratica!). Si hanno le prove certe che alcune dichiarazioni dei costruttori non corrispondano al vero (la qual cosa in passato non si era mai verificata!) e si intuisce un certa caduta di affidabilità nell’orizzonte delle attrezzature per la montagna e la grotta. Occorre dunque un intervento che possa fare chiarezza e stimoli i costruttori ad essere più attenti verso i criteri giusti di funzionalità e sicurezza.
Diffusione e divulgazione delle conoscenze tecnico-scientifiche – Ma è altrettanto necessario che nel versante opposto ai costruttori, cioè nel vasto e multiforme mondo della speleologia e della montagna, si affermi e si diffonda sempre di più una cultura che porti ad un uso delle attrezzature basato solo su criteri tecnico-scientifici accertati teoricamente e sperimentalmente. In mancanza di dati certi e di un’azione volta a diffonderli, fioriscono straordinari e fantasiosi “insegnamenti” di “istruttori” in vena di assumere un ruolo. Leggende senza fondamento tecnico-scientifico, anche in netto contrasto con i dati razionali, si diffondono e fanno scuola, creando potenziali situazioni di mancanza di sicurezza e di riduzione di efficacia. Occorre mettere in campo azioni volte a combattere queste tendenze, spesso solo ridicole, ma altre volte anche potenzialmente pericolose.
Le attuali possibilità di ricerca – Altro scopo che si prefigge l’Incontro (che vuol essere il primo di una successione di iniziative simili) è di mettere a conoscenza di tutti quali sono le attuali possibilità d’indagine delle prove sui materiali. La sensazione che in questo campo ci sia una sufficiente conoscenza, e non si abbia la cognizione di quanto la tecnologia attuale possa rendere efficaci le ricerche.
Le tecniche di progressione e le caratteristiche delle attrezzature – Infine il problema delle tecniche di progressione: le tecniche più efficienti e sicure sono quelle che utilizzano una catena di sicurezza armonizzata. Ma per far questo è indispensabile conoscere a fondo i singoli anelli della catena di sicurezza e far si che tutti lavorino nel modo corretto e senza eccessi che mettano in crisi gli altri elementi. Cosa non facile e anche dipendente fortemente dalla qualità tecnica degli utilizzatori.
Indicazioni e proposte di ricerche – Altra finalità è quella di raccogliere dal mondo della speleologia e della montagna, meglio se attivo e impegnato, suggerimenti su campi di ricerca e su singole attrezzature. Per quanto si possa essere attenti al mercato delle attrezzature speleo-alpinistiche nessuno da solo riesce ad avere il polso completo della situazione: solo con un’azione corale si può essere certi che nessun ambito venga dimenticato.

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