Le giornata inizia molto presto, già dalle 8 c’è un continuo afflusso di gente – tantissimi bambini con il loro sacco giallo sulle spalle – per le gare. La competizione, viene presa molto sul serio, lui linoleum del palazzo dei congressi c’è chi si riscalda correndo, chi fa streching, chi controlla l’attrezzatura.
Vado alla prima riunione del simposio che parla di … WISH ovvero il CatFAE, sviluppato da Ernesto de la Rubia di Malaga. Il sistema, in via di sviluppo, è in realtà più simile a Openspeleo, con la differenza sostanziale che i dati inseriti vengono validati dalla locale federazione speleo. L’accesso libero rende pubblica solo una parte di questi dati. I problemi sono gli stessi, le soluzioni si assomigliano.
Si passa alla presentazione successiva, su esplorazioni nei gessi di Malaga: entrano una ventina di persone, la maggior parte con imbrago e attrezzi, vengono dalle gare.
Torno al piano di sopra, le gare sono in pieno svolgimento, un centinaio gli iscritti, urla e applausi per record nazionali infranti. Incontro un gruppetto di speleo polacchi, assieme a Portogallo sono gli unici stranieri a partecipare alla gara; Izabel si cimenta con la gara di resistenza (qui il video), 120 m di corda che risale in 9 minuti e 40 secondi.

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