L’uso innovativo di USV per la documentazione archeologica subacquea in acque poco profonde

Introduzione alla mappatura geo-archeologica marina con USV e il sito di Grotta Naxos

La ricerca pubblicata nel Journal of Archaeological Science: Reports (Volume 66, ottobre 2025) presenta un avanzato studio geo-archeologico marino condotto con un Veicolo di Superficie Senza Pilota (Unmanned Surface Vehicle, USV) presso il sito semi-sommerso di Grotta Naxos, sulle coste nord-occidentali dell’isola di Naxos nelle Cicladi, Grecia.

Questo sito archeologico, caratterizzato da strutture antiche sommerse in acque ultra-poco profonde (da 0 a -5 metri), è stato mappato con tecnologie non invasive che integrano sensori acustici e ottici, superando i limiti delle metodologie tradizionali di esplorazione subacquea[1].

Tecnologie e metodologia per la mappatura archeologica marina in acque poco profonde

Per rispondere alle esigenze specifiche del sito, è stato utilizzato un USV a catamarano equipaggiato con un sistema combinato di sonar laterale (side-scan sonar), ecoscandaglio a singolo fascio (single-beam echosounder) e una videocamera ad alta definizione montata verticalmente per acquisire immagini per fotogrammetria.

Il veicolo ha operato autonomamente lungo 43 linee di indagine, coprendo un’area di circa 90.000 metri quadrati, con un’accuratezza di posizionamento di 10 mm grazie a un sistema GNSS ad alta precisione.

I dati acustici sono stati elaborati per creare mosaici georeferenziati e mappe batimetriche ad alta risoluzione, mentre le immagini sono state utilizzate per costruire modelli 3D e ortofotopiani delle strutture sommerse[1].

Risultati della mappatura e documentazione 3D delle strutture sommerse di Grotta Naxos

L’indagine ha permesso di distinguere due settori principali: il settore A (spiaggia di Grotta) e il settore B (bacino del porto nord).

Nel settore A sono stati identificati sei complessi architettonici parzialmente conservati, disposti lungo un isobata di circa -1,5 metri, con un orientamento parallelo alla costa.

Nel settore B sono emerse strutture più frammentate, tra cui una formazione ellissoidale e un complesso murario denso, documentati con precisione anche tramite fotogrammetria che ha prodotto modelli 3D dettagliati di singole strutture, evidenziando caratteristiche costruttive e dimensioni delle pietre impiegate[1].

Vantaggi e sfide dell’uso di USV per la ricerca archeologica subacquea in acque poco profonde

L’uso di USV ha consentito un approccio non invasivo, efficiente e sostenibile per la mappatura di siti archeologici in ambienti marini complessi e poco profondi, dove l’accesso di imbarcazioni tradizionali è limitato e le immersioni subacquee risultano rischiose e costose.

L’integrazione di sensori acustici e ottici ha migliorato la capacità di rilevamento e la precisione della documentazione, anche se permangono difficoltà dovute a condizioni ambientali quali correnti, rifrazione luminosa e turbolenza dell’acqua che possono influenzare la qualità dei dati[1].

Implicazioni per la tutela e la conservazione del patrimonio culturale sommerso

La metodologia proposta rappresenta un progresso significativo per la protezione e lo studio del patrimonio culturale sommerso, permettendo di monitorare e documentare con precisione siti archeologici vulnerabili a minacce naturali e antropiche.

L’approccio multi-sensore su piattaforme autonome offre inoltre una soluzione scalabile e adattabile a diversi contesti archeologici subacquei, contribuendo alla pianificazione di strategie di conservazione più efficaci[1].

In sintesi, lo studio del sito di Grotta Naxos dimostra come l’impiego di USV dotati di tecnologia avanzata possa rivoluzionare la mappatura geo-archeologica marina in acque poco profonde, migliorando la qualità dei dati raccolti e ottimizzando tempi e costi delle indagini subacquee, con ricadute positive sulla tutela del patrimonio culturale sommerso nel Mediterraneo.

Fonti

[4] [PDF] SUBMERGED ANTIQUITIES ON PAROS AND NAXOS ISLANDS … https://ejournals.epublishing.ekt.gr/index.php/geosociety/article/download/18628/16724
[5] COMPUTER VISION PHOTOGRAMMETRY FOR UNDERWATER ARCHAEOLOGICAL SITE RECORDING IN A LOW-VISIBILITY ENVIRONMENT https://isprs-archives.copernicus.org/articles/XL-5-W5/231/2015/
[6] Underwater Archaeological Site Survey – Dronelab https://dronelab.lv/product/underwater-archaeological-site-survey/
[7] ancient semi-submerged settlement of Grotta Naxos, Greece https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352409X25003074
[8] Konstantinos Merkouris’ Post – LinkedIn https://www.linkedin.com/posts/konstantinos-merkouris-490a742b5_geomorphological-3d-robotic-activity-7341959371125391362-sd__

[13] What Is Remote Sensing In Underwater Archaeology? – Archaeology Quest https://www.youtube.com/watch?v=2DNLKBEhtOk