La notizia che non avremmo mai voluto leggere è arrivata. Purtroppo il fungo responsabile della white nose syndrome che sta mietendo milioni di vittime tra i pistrelli negli Stati Uniti è stato rilevato anche in Francia su di un pipistrello.
L’articolo, in inglese, è stato pubblicato sull’ Emerging Infectious Diseases Journal.

In America nel giro di pochi anni il virus si è diffuso in tutti gli stati della costa orientale, andando ad uccidere circa un milione di pipistrelli, che corrisponde al 20% delle specie di mammiferi esistente.
Quando il fungo raggiunge la colonia, la percentuale di mortalità raggiunge spesso il 100%.
Negli Stati Uniti fino ad una fa non erano stati fatti studi in materia con fondi sufficienti, causa questa che ha determinato il dilagare del fenomeno.
Il virus si diffonde tra i pipistrelli in letargo ed è caratterizzata dalla copertura del corpo del pipistrello di un fungo bianco che si concentra soprattutto sul muso, per questo è chiamata Sindrome del Naso Bianco.
In America non sono state escluse cause antropiche nella diffusione del virus da colonia a colonia, da grotta a grotta. Non c’è niente di sicuro, ma gli speleologi stessi potrebbero essere veicolo della peste dei pipistrelli. In assenza di dati significativi, per precauzione negli Stati Uniti occidentali è praticamente vietato praticare la speleologia.
Al di la del fatto di non poter praticare la nostra attività preferita, rimane l’enorme problema della totale scomparsa dei pipistrelli dall’ecosistema, con enormi ricadute catastrofiche sul proliferare di zanzare ed altri insetti nocivi di cui i voracissimi pipistrelli sono i maggiori controllori della popolazione.
Mancando i pipistrelli, si ricorre ovviamente all’uso massiccio di inseticidi, quindi ancora più veleni ad ammorbare aria, terra, acqua, animali, uomini.

Nella speranza che si riesca ad isolare subito il caso francese, diamo tutte le disposizioni possibili affinchè chi venga in contatto con pipistrelli infetti non compia azioni sbagliate. Comunque, per maggiore sicurezza, impariamo a lavare sempre la tuta (in America si è arrivati a sterilizzare tute e attrezzi) tra una grotta e l’altra e tra un’area carsica e l’altra.

Il Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri lo scorso inverno ha deciso di divulgare alcune procedure generali (Linee Guida) per chi visita in inverno grotte e miniere frequentate da chirotteri, raccomandando una immediata segnalazione di casi sospetti.

Potete scaricare il documento dal sito: www.pipistrelli.org

Come Comportarsi
LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLA WHITE NOSE SYNDROME
CON PREGHIERA DI MASSIMA DIFFUSIONE PRESSO ZOOLOGI E SPELEOLOGI

COS’È LA WHITE NOSE SYNDROME
Negli Stati Uniti, una misteriosa malattia sta decimando intere colonie di pipistrelli.
Essa si manifesta, tra l’altro, attraverso la presenza di un fungo bianco che attacca la cute facciale (FOTO), ragione per cui è stata detta “sindrome del naso bianco” (White Nose Sindrome, WSN). Non è chiaro se il fungo sia la causa della sindrome oppure un fattore secondario, che sopraggiunge in soggetti già debilitati da altra causa.
Il Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri, in seguito al ritrovamento anche in Europa di esemplari di pipistrelli affetti da un fungo bianco (i quali non è detto siano affetti da WSN!), ha deciso di divulgare alcune procedure generali (Linee Guida) per chi visita in inverno grotte e miniere frequentate da chirotteri.
COME COMPORTARSI
Se, visitando una grotta in inverno, si dovesse osservare un pipistrello in ibernazione con il muso bianco
o con strane chiazze bianche che facciano sospettare la presenza di un fungo, si raccomanda di comportarsi come segue:
Non toccare nessun animale (vivo o morto) e specialmente quelli con il muso o il naso bianchi;
– Se si ha a disposizione una macchina fotografica, scattare alcune fotografie dei chirotteri sospetti;
Uscire immediatamente dalla grotta evitando il contatto con altri pipistrelli
Seguire scrupolosamente le Procedure di decontaminazione suggerite dallo U.S. Fish and Wildlife
Service
( http://www.fws.gov/northeast/whitenosemessage.html#containment )
– Segnalare il ritrovamento di pipistrelli morti all’aperto in inverno ed ogni movimento anomalo di
pipistrelli durante la stagione fredda, specialmente vicino ad una grotta dove esistono chirotteri in
ibernazione
– Contattare tempestivamente il G.I.R.C. (email: girc@uninsubria.it, coordinatore: Dr Danilo
Russo, Laboratorio di Ecologia Applicata, Dip.to Ar.Bo.Pa.Ve., Facoltà di Agraria, Università degli
Studi di Napoli Federico II, via Università 100, 80055 Portici (Napoli),) per riferire qualsiasi
osservazione di casi sospetti.

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