Il vulcano Etna e la recente eruzione: cronaca e contesto
Nella notte tra il 1 e il 2 giugno 2025, l’Etna ha dato vita a una nuova eruzione parossistica di grande intensità, iniziata dal Cratere di Sud-Est e durata diverse ore.
L’evento si è manifestato con esplosioni stromboliane crescenti, culminate in una fontana di lava ben visibile anche a distanza.
Il collasso parziale del fianco settentrionale del cratere ha generato un flusso piroclastico che ha interessato la Valle del Leone, sollevando una nube di cenere e materiale piroclastico che si è dispersa su gran parte della Sicilia orientale.
L’eruzione ha destato preoccupazione, soprattutto per la concomitanza con l’inizio della stagione turistica, che vede ogni anno migliaia di visitatori sul vulcano e nelle aree circostanti.
In questo scenario, la gestione tempestiva delle allerte e la comunicazione efficace verso la popolazione e le autorità locali sono elementi fondamentali per la sicurezza pubblica.
Sistemi di allerta precoce Etna: definizione e principi operativi
I sistemi di allerta precoce (early warning) sono progettati per sfruttare la differenza tra la velocità di propagazione di un fenomeno fisico e la rapidità di trasmissione dei dati di monitoraggio.
Questo consente di ottenere un “tempo utile” per mettere in atto misure di autoprotezione e azioni automatiche di mitigazione del rischio, riducendo così le conseguenze negative di eventi naturali improvvisi come le eruzioni vulcaniche.
Secondo la definizione delle Nazioni Unite, l’allerta precoce si basa su quattro elementi chiave:
- La conoscenza e valutazione del rischio vulcanico
- Il monitoraggio e la previsione dei fenomeni per stimare il rischio potenziale
- La diffusione tempestiva delle informazioni attraverso sistemi di comunicazione efficaci
- La risposta coordinata del sistema, tramite piani d’azione adeguati
Nel caso dell’Etna, l’INGV-Osservatorio Etneo ha sviluppato un sistema di allerta precoce tra i più avanzati al mondo, in grado di integrare dati multidisciplinari e fornire indicazioni in tempo reale sulle variazioni dello stato del vulcano.
ETNAS: il sistema integrato di allerta precoce per l’Etna
Il cuore della sorveglianza vulcanica sull’Etna è rappresentato dal sistema ETNAS (ETna iNtegrated Alert System), una piattaforma digitale che aggrega molteplici sottosistemi di allertamento e dati indipendenti.
Questi sottosistemi si basano su modelli e dati geofisici e geochimici differenti, consentendo di riconoscere in anticipo il verificarsi di fontane di lava e l’apertura di fratture eruttive laterali.
La sala operativa dell’INGV-OE gestisce circa 160 stazioni di monitoraggio, molte delle quali multiparametriche, che raccolgono e trasmettono dati in tempo reale. ETNAS centralizza questi dati, evitando la frammentazione delle informazioni e garantendo uno standard elevato di affidabilità e rapidità nella trasmissione delle allerte.
Machine Learning e analisi predittiva: la tecnologia dietro ETNAS
L’implementazione di ETNAS si basa su un approccio di Machine Learning, che utilizza algoritmi di decisione automatica per ottimizzare le performance previsionali sulla base di dati storici e in tempo reale.
L’algoritmo applicato è in grado di gestire dati di qualsiasi tipologia, selezionare automaticamente le variabili più significative e fornire risposte rapide.
Le informazioni di ingresso possono essere sia sottosistemi di warning che dati elaborati in tempo reale.
Il sistema produce uno stato di warning che viene valutato secondo parametri quantitativi rigorosi: il True Positive Rate (TPR), che misura la probabilità di rilevamento corretto, il False Discovery Rate (FDR), che indica la probabilità di falsi allarmi, il tempo medio di anticipo dell’allerta (Ta) e la frazione di tempo in allarme (fta).
Stati di warning e criteri di attivazione del sistema ETNAS
ETNAS prevede due principali combinazioni di obiettivi, corrispondenti a due stati di warning:
- F1: warning di primo livello, caratterizzato da alta probabilità di accadimento imminente di fontane di lava, con massima sensibilità ma più esposto a falsi allarmi.
- F2: warning di secondo livello, con altissima probabilità di accadimento imminente o in corso, meno soggetto a falsi allarmi ma più selettivo.
È previsto anche uno stato specifico per fenomeni di intrusione magmatica (I), che segnala la possibile apertura di fessure eruttive.
Lo stato I1 indica alta probabilità di intrusione magmatica, mentre I0 segnala una probabilità bassa.
Comunicazione delle allerte e ruolo della Protezione Civile
Il sistema ETNAS è collegato a un servizio di messaggistica automatica che invia email e SMS a un indirizzario prestabilito, comprendente il Dipartimento di Protezione Civile, il Dipartimento Regionale e i Centri di Competenza.
In questo modo, le strutture territoriali di protezione civile ricevono tempestivamente informazioni sulle variazioni dello stato del vulcano, potendo così attivare rapidamente le procedure di emergenza e informare la popolazione.
La separazione delle competenze tra enti di ricerca (responsabili del monitoraggio e della previsione) e Protezione Civile (responsabile della diffusione delle informazioni e dell’attuazione dei piani di risposta) garantisce una gestione coordinata e trasparente delle emergenze.
Prestazioni e risultati del sistema di allerta precoce ETNAS
Nel periodo 2011-2022, le prestazioni del sistema ETNAS sono risultate molto elevate, con una percentuale di successi (TPR) vicina al 100% per il warning di primo livello e un numero contenuto di falsi allarmi.
Il sistema ha dimostrato una notevole capacità di anticipare gli eventi eruttivi, fornendo alle autorità un margine di tempo sufficiente per attivare le misure di sicurezza.
L’interfaccia web di ETNAS, accessibile tramite sito dedicato, consente la consultazione in tempo reale degli stati di warning e dei parametri di monitoraggio, favorendo la trasparenza e la condivisione delle informazioni tra gli enti coinvolti nella gestione del rischio vulcanico.
Impatto sul turismo e sulla gestione del rischio durante l’eruzione del 2 giugno 2025
L’eruzione del 2 giugno 2025 ha evidenziato l’importanza del sistema di allerta precoce ETNAS, soprattutto in un periodo di intenso afflusso turistico sull’Etna.
La tempestiva segnalazione dell’attività parossistica ha permesso di adottare misure di sicurezza per i visitatori e per le comunità locali, limitando i disagi e riducendo il rischio di incidenti.
La presenza di un sistema di allerta precoce affidabile è oggi un elemento imprescindibile per la gestione sostenibile delle aree vulcaniche, in particolare quando queste rappresentano una risorsa turistica di primaria importanza.
Prospettive future e sviluppo dei sistemi di allerta precoce sull’Etna
Il sistema ETNAS rappresenta un modello di riferimento per la sorveglianza vulcanica a livello internazionale.
La sua struttura modulare e scalabile consente l’implementazione di nuovi sottosistemi e l’integrazione di dati sempre più sofisticati, grazie ai continui progressi nelle tecnologie di monitoraggio e nell’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è quello di migliorare ulteriormente la capacità predittiva del sistema, riducendo i tempi di risposta e aumentando la precisione nella localizzazione e nella tipologia degli eventi eruttivi.
L’aggiornamento costante dei protocolli operativi e la formazione degli operatori sono elementi chiave per mantenere elevati standard di sicurezza.
Conclusioni: ETNAS e la sicurezza vulcanica sull’Etna
L’eruzione dell’Etna del 2 giugno 2025 ha confermato l’efficacia del sistema di allerta precoce ETNAS nel fornire informazioni tempestive e affidabili sulle variazioni dello stato del vulcano.
La combinazione di monitoraggio multidisciplinare, analisi predittiva e comunicazione automatica delle allerte costituisce oggi la base della gestione del rischio vulcanico sull’Etna.
La collaborazione tra enti di ricerca, Protezione Civile e amministrazioni locali rappresenta un modello virtuoso per la tutela della popolazione e la valorizzazione responsabile di uno dei vulcani più attivi e studiati al mondo.
Il sistema di allerta precoce Etna continuerà a essere uno strumento centrale per la sicurezza e la prevenzione, anche in vista delle sfide future poste dal cambiamento climatico e dall’aumento della pressione antropica sulle aree vulcaniche.
Parole chiave utilizzate: sistema di allerta precoce Etna, ETNAS, eruzione Etna, fontana di lava, monitoraggio vulcanico.
Fonti
[4] Etnas: il sistema di rilevamento precoce di eventi eruttivi dell’Etna https://ingvvulcani.com/2025/06/03/etnas-il-sistema-di-rilevamento-precoce-di-eventi-eruttivi-delletna/