Un percorso tra natura e storia lungo il canyon pugliese

Domenica 9 febbraio 2025 si terrà un’escursione lungo il ciglio della Gravina di Laterza, un percorso che costeggerà le imponenti pareti rocciose del canyon pugliese.

L’iniziativa rientra nel progetto “Professoressa Natura”, sviluppato nell’ambito dell’Avviso #PugliaCapitaleSociale3.0 della Regione Puglia, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio naturale e storico del territorio delle gravine.

L’evento, con partecipazione gratuita ma su prenotazione obbligatoria, avrà una durata di circa 3 ore e 30 minuti e partirà alle ore 9:00 dal CEA Parco delle Gravine a Laterza, in via Pineta.

Il percorso, classificato a bassa difficoltà, si sviluppa su strade sterrate, mulattiere e sentieri con dislivelli inferiori ai 50 metri.

Un itinerario tra geologia e paesaggio

La Gravina di Laterza è una delle formazioni carsiche più rilevanti della Puglia, caratterizzata da pareti rocciose verticali che raggiungono anche i 200 metri di altezza.

Il percorso dell’escursione si snoda lungo il ciglio della gravina, offrendo diversi punti di osservazione panoramica sul canyon e sul paesaggio circostante.

Dal punto di vista geologico, la gravina è il risultato di processi erosivi che hanno modellato il calcare delle Murge nel corso di migliaia di anni.

L’azione dell’acqua ha scavato profonde incisioni nel substrato roccioso, creando ambienti adatti allo sviluppo di una vegetazione peculiare e alla presenza di specie faunistiche tipiche delle aree rupestri.

Flora e fauna delle gravine

L’escursione rappresenta un’opportunità per conoscere da vicino la biodiversità della Gravina di Laterza.

L’ecosistema delle gravine ospita numerose specie vegetali, tra cui il leccio (Quercus ilex), il lentisco (Pistacia lentiscus), il corbezzolo (Arbutus unedo) e diverse specie di orchidee selvatiche.

Dal punto di vista faunistico, il canyon è un habitat importante per il capovaccaio (Neophron percnopterus), un avvoltoio di interesse conservazionistico, oltre che per il gufo reale (Bubo bubo), il lanario (Falco biarmicus) e numerosi piccoli passeriformi.

La zona è anche popolata da mammiferi come la volpe (Vulpes vulpes) e il tasso (Meles meles).

Tracce storiche lungo il percorso

Durante l’escursione saranno visibili alcune testimonianze dell’insediamento umano nella gravina.

L’area è stata abitata fin dall’epoca preistorica, come dimostrano i ritrovamenti di ceramiche e resti litici.

Nel Medioevo, le gravine furono utilizzate come rifugio e luogo di culto, con la presenza di insediamenti rupestri, grotte e lamie scavate nella roccia.

Lungo il percorso, i partecipanti potranno osservare alcune di queste strutture, che raccontano la storia del rapporto tra l’uomo e il territorio carsico pugliese.

Questi insediamenti rupestri, spesso collegati a comunità monastiche, rappresentano un importante patrimonio storico-archeologico della regione.

Informazioni logistiche e attrezzatura necessaria

L’itinerario è adatto a partecipanti di tutte le età, grazie alla bassa difficoltà del percorso. Per garantire un’escursione in sicurezza, è richiesto l’uso di scarpe da trekking o scarpe ginniche con suola antiscivolo, necessarie per affrontare il fondo accidentato del sentiero.

È consigliato inoltre un abbigliamento adeguato all’escursionismo, con pantaloni lunghi, cappello e zaino. Ogni partecipante dovrà portare con sé almeno 1 litro di acqua.

Per partecipare all’escursione è obbligatoria la prenotazione. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3457861647.