Esercitazione di soccorso del CNSAS all’Abisso Bacardi

Frabosa Sottana (CN) – L’addestramento sul campo è il fattore decisivo che permette agli specialisti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) di mettere in pratica le tecniche apprese durante gli anni di addestramento impartiti dalla Scuola Nazionale Tecnici di Soccorso Speleologico del CNSAS.

A questo scopo, una complessa esercitazione di soccorso speleologico si è svolta il 19 e 20 settembre all’ Abisso Bacardi che si apre nella Cima Artesinera sul Monte Mongioie nel territorio di Prato Nevoso, frazione del comune di Frabosa Sottana (CN).

In questi due giorni di esercitazione, i tecnici della I Delegazione Speleologica del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP) – parte integrante del CNSAS – si sono addestrati nel recupero di un ferito infortunatosi in una grotta complessa caratterizzata da un deciso sviluppo verticale.

L’ Abisso Bacardi – probabilmente uno degli inghiottitoi che in passato alimentavamo la risorgenza della famosa Grotta Turistica di Bossea – si apre a quota 1785 m al termine di un canale esterno subverticale lungo circa 100 m situato sulla parete Nord della Cima Artesinera. Dopo uno stretto meandro si incontrano una serie di pozzi verticali che scendono fino a quota -200 m; ma l’abisso prosegue con uno sviluppo di oltre 5000 m ed è ancora in esplorazione.

La simulazione di soccorso prevedeva che il ferito si fosse infortunato a 500 m dall’ingresso al termine dello stretto meandro delle Azzorre che si snoda per 300 m a partire dalla base della prima serie di pozzi a quota -200 m. Una squadra di pronto intervento ha velocemente ricercato e raggiunto il figurante. Dopo avergli portato il primo soccorso medicalizzato, i primi tecnici sono stati raggiunti da una squadra di barellieri che ha stabilizzato il ferito e lo ha collocato in una barella appositamente sviluppata per questo tipo di soccorsi. Mentre gli addetti alle comunicazioni realizzavano un collegamento telefonico lungo l’intero percorso, altre squadre di tecnici attrezzisti si sono piazzati lungo il percorso ed hanno preparato speciali dispositivi su corda che hanno permesso di trasportare la barella lungo lo stretto meandro e quindi di issarla in sicurezza lungo i tratti verticali, fra i quali il pozzo Will Coyote (45 m), il pozzo Oktoberfest (40 m) e il grandioso pozzo Bagatto (oltre 90m) fino all’ingresso e di qui, lungo il canalone verticale esterno, fino ad una zona sicura.

Questa complessa esercitazione ha permesso ai tecnici speleosoccorritori piemontesi di esercitarsi al recupero di un ferito in una grotta verticale e ricca di complessità risolte grazie alla elevata competenza tecnica caratteristica di ciascun soccorritore del CNSAS.

CLUB ALPINO ITALIANO
CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO
(medaglia d’oro al valor civile)

I Delegazione Speleologica – Piemonte e Valle d’Aosta

COMUNICATO STAMPA

20 settembre 2015

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