Sorgente di Su Gologone, Oliena (NU). Foto: Andrea Mura / IDeSe. Immagine usata a scopo illustrativo, con attribuzione verificata

Lo speleosub si è sentito male dopo un’immersione a 100 metri. Inutili i tentativi di rianimazione.

Il CNSAS è intervenuto con i Vigili del Fuoco

Tragedia nelle profondità del cuore carsico della Sardegna. Un’esplorazione subacquea presso la risorgente di Su Gologone, nel territorio di Oliena (NU), si è trasformata in un dramma: uno degli speleosub impegnati nell’immersione è morto dopo essere riemerso per un malore.

L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata, durante un’attività esplorativa che coinvolgeva due squadre di speleosub operanti in due grotte diverse: una a Su Gologone, dove la squadra si era immersa fino a circa 100 metri di profondità, e l’altra nella vicina grotta di Mussin Tomasu, con l’obiettivo di verificare un possibile collegamento tra i due sistemi ipogei.

Secondo quanto emerso, lo speleosub avrebbe accusato un malore mentre si trovava ancora in immersione: è riuscito a riemergere autonomamente, ma fuori dalla grotta le sue condizioni sono precipitate.

Nonostante i soccorsi immediati e i ripetuti tentativi di rianimazione da parte dei compagni e successivamente delle squadre di emergenza, non c’è stato nulla da fare.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha diffuso il seguente comunicato ufficiale:


Comunicato ufficiale CNSAS
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è intervenuto nella tarda mattinata di oggi presso la risorgente di Su Gologone, nel comune di Oliena (NU) in Sardegna, a seguito di un incidente avvenuto durante un’immersione esplorativa nelle profondità del sistema sommerso.

L’intervento si è svolto nell’ambito di un’attività esplorativa che coinvolgeva due squadre di speleosub impegnate in due grotte diverse: una squadra alla risorgente di Su Gologone, dove gli speleosub si erano immersi fino a circa 100 metri di profondità, e una seconda squadra nella vicina grotta di Mussin Tomasu, dove un altro gruppo si trovava in immersione per verificare un possibile collegamento tra i due sistemi sotterranei.

Da quanto emerso, uno degli speleosub impegnati a Su Gologone avrebbe accusato un malore durante l’esplorazione subacquea ma è riuscito a riemergere autonomamente, venendo subito assistito dai compagni. Fuori dalla grotta, però, le sue condizioni si sono aggravate e, nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione – proseguiti anche dai soccorritori intervenuti sul posto – ogni sforzo di salvarlo si è purtroppo rivelato vano.

Le squadre del CNSAS, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, hanno inoltre accompagnato in sicurezza all’esterno della grotta di Mussin Tomasu cinque compagni di immersione.

In giornate come questa, il silenzio delle profondità ci ricorda quanto fragile possa essere la linea tra esplorazione e rischio. Il pensiero va alla famiglia, agli amici e ai compagni di immersione dello speleosub, un uomo che ha scelto di spingersi oltre, dove il buio dell’acqua incontra la sete di conoscenza.

A lui il nostro ultimo saluto, con rispetto e gratitudine.

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